UE: si apre la strada a Tajani commissario

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UE: si apre la strada a Tajani commissario

UE: si apre la strada a Tajani commissario

22 Aprile 2008

Sembra spianata la strada di Antonio
Tajani verso la poltrona di Commissario Europeo al posto di
Franco Frattini quando questo con il nuovo governo diventerà
ministro degli Esteri.

La dura posizione dei Liberali espressa la scorsa settimana dal
capogruppo Graham Watson non ha trovato significative adesioni ed
essa stessa sembra oggi meno rigida che qualche giorno fa. Tutti
dicono di aspettare Tajani al varco dell’audizione, dove sarà
giudicato dai parlamentari per le sue posizioni e per la sua
preparazione sul complicato dossier dei Libertà Giustizia e
Sicurezza.

Martin Schultz, presidente dei socialisti all’Europarlamento, è
stato questa mattina il primo a parlare e la sua posizione è
stata politicamente chiara: polemica con Watson, polemica con la
copresidente dei Verdi Monica Frassoni e affermazione che Tajani
sarà giudicato dopo l’audizione, senza alcuna pregiudiziale.
Schulz è noto per il suo diverbio con Berlusconi nel 2003, ed
oggi ha fatto capire che questo non pregiudica il suo
comportamento verso Tajani: “Se a Frassoni Tajani non va bene
perchè è troppo vicino a Berlusconi è un suo parere…Anche
Franco Frattini conosce bene Berlusconi, è stato il suo ministro
degli Esteri prima di diventare commissario. Ha fatto l’audizione
e poi ha svolto bene il suo compito”.

Dopo quello del Ppe, il suo gruppo, anche il via libera del Pse,
o almeno del suo presidente, dunque è a portata di mano per
Tajani. La larghissima maggioranza del Parlamento è dunque “in
tasca” per il presidente dei deputati di Forza Italia, basta non
cadere in qualche trappola durante l’audizione, che sarà
effettivamente complessa, come tutti i capigruppo hanno
sottolineato, perchè la materia non è delle più semplici.

Trappola che, se arriverà, non arriverà però dai socialisti,
impegnati in questi giorni in una trattativa con i popolari per
spartirsi la presidenza del Parlamento Europeo nella legislatura
che inizia nel 2009. Oggi un quotidiano tedesco ha scritto quello
che tutti già vociferavano nei giorni scorsi, e cioè che questo
accordo è fatto, metà legislatura ciascuno (e il presidente
socialista sarebbe proprio Schulz). Naturalemnte nessuno lo
conferma a chiare lettere, d’altra paryte non ci sono state
neanche le elezioni, ma nessuno ha detto che una cosa del genere
non si farà.