Unipol. Il Gup di Milano rinvia a giudizio Consorte, Sacchetti e Fazio

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Unipol. Il Gup di Milano rinvia a giudizio Consorte, Sacchetti e Fazio

18 Settembre 2009

"Accolgo con sorpresa e stupore la decisione del Gup del Tribunale di Milano". Così Giovanni Consorte, uno degli imputati per il tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol, ha commentato la notizia del suo rinvio a giudizio da parte del magistrato di Milano.

I 45 imputati finiti nell’inchiesta avviata alla Procura di Milano per la vicenda del tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol sono stati pressoché tutti rinviati a giudizio. Tra loro c’è anche l’ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, il suo vice Ivano Sacchetti, l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio e per l’ex ad della Popolare di Lodi Giampiero Fiorani.

Il giudice ha mandato a processo anche l’allora direttore generale di Unipol, Carlo Cimbri, i banchieri Giovanni Zonin e Giovanni Alberto Berneschi, ai tempi rispettivamente presidente di Banca Popolare di Vicenza e Carige, e anche tutti i cosiddetti contropattisti tra cui gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola e Vito Bonsignore. Con loro saranno processati anche numerosi altri imputati per aggiotaggio.

Pochi invece gli imputati che sono stati prosciolti dal gup. Tra questi ci sono le banche Nomura e Credit Suisse First Boston con i loro esponenti e l’imprenditore Marcellino Gavio. Tra i rinvii a giudizio c’è anche Deutsche Bank e inoltre la stessa compagnia assicuratrice Unipol.

"I miei avvocati e io abbiamo fornito un’ampia e dettagliata documentazione che, insieme alle testimonianze rese e alle memorie difensive – ha sottolineato Consorte – confermavano ed evidenziavano la mia totale estraneità rispetto ai fatti riferiti dall’accusa per la vicenda Bnl. Sono reduce da 10 tra archiviazioni e proscioglimenti e continuerò ad avere fiducia nei magistrati, molti dei quali in questi anni, nelle vicende a cui sono chiamato a rispondere, hanno dimostrato di andare oltre gli sconcertanti aspetti politici".

"Al di là dell’amarezza derivata dalla lettura di questo decreto – ha rilevato ancora l’ex numero uno di Unipol – posso comunque esprimere la mia soddisfazione perchè sono certo che i fatti in sede di dibattimento mi daranno ragione. In quella sede, ovvero a porte aperte, mi verrà consentito di fare piena luce su diversi elementi e metodologie d’indagine, attinenti l’intera mia vicenda giudiziaria, che hanno lasciati perplessi e stupefatti sia me che i miei legali. Un lungo elenco di ‘0disattenzioni’ e/o ‘omissioni’ e di forzature procedurali, che – ha concluso il banchiere – è mia ferma intenzione portare all’ attenzione della pubblica opinione, con ogni mezzo divulgativo".

Il processo inizierà il primo febbraio 2010 davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale milanese.