Università, 4000 nuovi ricercatori da assumere con il DL Gelmini.
11 Novembre 2008
di redazione
In una sintesi diffusa oggi, il Ministero dell’istruzione afferma che il complesso degli interventi contenuti nel decreto legge sull’Università permetterà di “assumere 4.000 nuovi ricercatori”.
A riguardo viene precisato che “in attesa di un riordino organico del sistema di reclutamento dei ricercatori universitari le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da 1 professore associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale”
Sul fronte delle risorse agli atenei, il ministero afferma che alle Università migliori saranno distribuiti più finanziamenti (cioè il 7% del Fondo del Finanziamento Ordinario e del Fondo Straordinario della Finanziaria 2008). Si precisa che “le università più virtuose saranno individuate in tempi molto brevi attraverso i parametri di valutazione Civr (Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca) e Cnvsu (Comitato nazionale valutazione del sistema universitario)”.
Quanto agli studenti, vi saranno “65 milioni per nuove strutture nel 2009” che si tradurranno in “1.700 posti letto in più” con la realizzazione di progetti per residenze universitarie. Inoltre “per la prima volta in Italia tutti gli aventi diritto avranno la borsa di studio” con un incremento di 135 milioni di euro destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. Oggi sono idonei a ricevere la borsa di studio e l’esonero dalle tasse universitarie 180.000 ragazzi, ma solo 140.000 di fatto già li ottengono.
Sul reclutamento dei professori, il ministero scrive che “le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accadeva fino ad ora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando e da 1 solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Si evita così il rischio di predeterminare l’esito dei concorsi e si incoraggia un più ampio numero di candidati a partecipare”