Usa. La Cia aumenta la sua presenza in Afghanistan, sul posto già 700 agenti

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Usa. La Cia aumenta la sua presenza in Afghanistan, sul posto già 700 agenti

20 Settembre 2009

Mentre si dibatte se aumentare la presenza militare americana in Afghanistan, la Cia ha già inziato a dispiegare spie, analisti e agenti operativi paramilitari per trasformare la sua stazione in questo paese in una delle più grandi nella storia della Central Intelligence Agency. Lo scrive il Los Angeles Times, spiegando che quando il dispiegamento sarà completato la presenza della Cia in Afghanistan rivaleggerà con quella delle grandi stazioni in Iraq e Vietnam al culmine di quelle guerre.

I numeri esatti sono riservati, ma una fonte ha confidato al giornale che al momento vi sono già 700 agenti della Cia in Afghanistan. A concentrarsi maggiormente sull’Afghanistan non è soltanto la Cia. Lo sforzo si estende anche alla National Security Agency, incaricata d’intercettare telefonate ed e-mail, e all’intelligence militare.

Gli agenti Cia che arrivano nel paese vengono assegnati a diversi compiti: partecipano alla caccia ai principali ricercati assieme alle forze speciali, s’informano sui sentimenti dell’opinione pubblica afghana, raccolgono informazioni sulla corruzione in seno al governo. Il generale Stanley McCrystal, comandante delle forze Nato e americane in Afghanistan, preme infatti per un maggiore impegno dell’Intelligence.

L’obiettivo è contrastare una serie di sviluppi negativi, come il raddoppio degli ordigni sul ciglio della strada. Ma vi sono anche prove che i talebani addestrino attentatori suicidi che vengono anche usati da altre organizzazioni e vi è allarme per tattiche più sofisticate di attacchi suicidi, combinati con assalti di uomini armati di fucili.