Usa. Strage nel campus, uccisi 33 studenti
17 Aprile 2007
di redazione
Alla base della strage nel campus della Virginia, che ha lasciato senza vita 33 persone (compreso il killer) e ferito altre 15, la peggiore carneficina nella storia degli Stati Uniti, ci sarebbe la gelosia.
Infatti, l’assassino sarebbe un ventenne di origini asiatiche, studente del campus che, apparentemente, per cercare la sua ex fidanzata e il suo nuovo ragazzo, si è recato poco dopo le 7 del mattino nel dormitorio dell’università e ha dato inizio all’orrore uccidendo le prime due persone. La strage fa impallidire fa sembrare niente quella avvenuta otto anni fa nella scuola superiore di Columbine, anche per le sue modalità. Sembra infatti che lo studente sia addirittura entrato in alcune classi durante le lezioni, abbia chiuso la porta a chiave, fatto mettere gli alunni in fila, e abbia fatto fuoco su ognuno di loro, giustiziandoli. “Una tragedia di proporzioni monumentali”, l’ha definita il
rettore dell’università Charles Stager. “Sconvolto dall’orrore” si è detto il presidente George Bush, che ha parlato a nome di “una
America sotto shock”.