Venezuela. Trovati morti in fondo a un burrone i 2 italiani scomparsi
13 Aprile 2010
di redazione
Sono stati trovati morti Simone Montesso e Massimo Barbiero, i due italiani scomparsi una settimana fa nelle montagne di Merida, in Venezuela. Lo hanno reso noto le autorità di Caracas, precisando che i cadaveri dei 2 volontari erano in fondo ad un burrone.
"I corpi dei due sono stati trovati in fondo ad un crepaccio, vicino al tratto iniziale di una funivia, in un’area a circa 2mila metri d’altezza", hanno precisato fonti dell’ambasciata italiana. A dare la notizia del ritrovamento dei corpi è stato il direttore della protezione civile di Merida, Noel Marquez. Le ricerche della protezione civile venezuelana – con cui le autorità diplomatiche italiane in Venezuela si sono tenute in stretto contatto fin dall’inizio della scomparsa dei due connazionali – si sono concentrate sull’area dove i volontari italiani avevano ritenuto di compiere l’escursione. Un’area individuata grazie alla ricostruzione operata dalle autorità venezuelane in base ai movimenti dei due e alle testimonianze in loco. Solo un’autopsia – è quanto si rileva alla Farnesina – consentirà di definire elementi certi sulle circostanze della morte dei due connazionali che, al momento, sembrerebbe dovuta ad un incidente di montagna.
"Sono caduti in un burrone, nei pressi di una teleferica": Ruggero Barbiero, fratello di Massimo, uno dei due italiani morti in Venezuela, con la voce rotta dal pianto racconta quanto ha saputo sulla sorte dei due collaboratori dell’associazione Giovanni XXIII di Rimini. "L’altro mio fratello è ancora in viaggio – dice Ruggero, che risiede con la famiglia a Fossò (Venezia) – si stava recando in Venezuela per seguire le ricerche".