Ventotene. Portate a Formia le bare delle 14enni morte per la frana di un costone

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Ventotene. Portate a Formia le bare delle 14enni morte per la frana di un costone

20 Aprile 2010

Le bare con i corpi di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, le due studentesse morte in seguito al crollo di una parete rocciosa durante una gita scolastica, sono state trasferite su una imbarcazione della Guardia di Finanza che si è diretta a Formia. I compagni, invece, sono stati portati a casa con i pullman della Guardia di Finanza.

Una delle due giovani è morta sul colpo, l’altra è stata rianimata sul posto ma non ce l’ha fatta. Una terza è rimasta ferita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco, con un elicottero e una motobarca per i soccorsi. La ragazzina avrebbe riportato diverse fratture ed è ricoverata all’ospedale di Latina. Un quarto ragazzino è stato portato all’ospedale di Formia. Il costone dal quale si sono staccati i massi, secondo quanto si apprende, era stato messo in sicurezza appena un anno fa. 

Le due giovani di 14 anni fequentavano la stessa classe, la III E. Due adolescenti allegre e con le stesse passioni che ha la maggior parte dei loro coetanei: gli animali, la squadra di calcio, gli attori, come Raul Bova, o gli idoli della tv, come Fiorello, e i cantanti: in primis i protagonisti del talent show di Maria de Filippi, come Valerio Scanu, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo ed Emma, che ha trionfato nell’ultima edizione del programma Tv.

"Mia figlia è morta in una maniera assurda" si è limitato a dire in un’intervista al Tg3, Bruno Panuccio, il padre di Sara, una delle due ragazzine morte oggi a Ventotene. "Io sono andato a vedere il posto dove è morta mia figlia e Francesca insieme a lei. Più che evitabile – ha aggiunto l’uomo – è il fatto che siano morte due ragazze in questa maniera è assurdo. Io sono stato nel posto, ho toccato il pezzo di montagnola che ancora è attaccata, è friabile, l’ho tirata giù con le mani io, quindi io posso dire da ignorante in materia ma so che qui sono venuti geologi a controllare le cose e dicono che il posto è sicuro, è una spiaggia pubblica, si scende con i gradini, c’è un porticciolo davanti con 30-40 barche, c’erano altre due scolaresche oltre alla scolaresca di mia figlia in quel momento, non c’è una rete. Li è friabile, ha piovuto e ripiovuto, quindi che li se ne sarebbe venuta giù è una cosa certa, è solo un discorso di tempo". Al giornalista che gli ha chiesto se qualcuno avrebbe dovuto fare qualcosa per evitare la tragedia, il padre di Sara ha risposto: "Io non so chi è che decide, come fanno a decidere che sia sicura. Se è una cosa del genere è friabile, è friabile".

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, profondamente addolorato per il tragico evento franoso che questa mattina a Ventotene ha causato la morte di due giovanissime studentesse, ha chiesto al sindaco di Roma Gianni Alemanno di esprimere ai familiari di Francesca e Sara il suo partecipe cordoglio e ai ragazzi feriti l’augurio di una pronta guarigione. 

"È straziante quanto accaduto a Ventotene. Il primo pensiero ed il mio sincero cordoglio è rivolto alle famiglie delle due ragazze, vittime di una tragedia inaccettabile.Una tragedia resa ancora più assurda dal fatto che sia avvenuta in una delle poche zone del litorale dell’Isola che erano considerate non a rischio". Lo ha detto il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Ventotene purtroppo non fa eccezione nel drammatico panorama del dissesto idrogeologico del nostro Paese. Gran parte della sua costa – ha proseguito il ministro dell’Ambiente – è ricompresa fra le aree ad alto rischio, ma la zona in cui si è verificato il crollo era una delle poche considerate sicure e fra le richieste di intervento giunte negli ultimi anni da Ventotene nessuna riguardava Cala Rossano".

"La sciagura di oggi ricorda, se ce ne fosse bisogno, quanto grave sia l’emergenza del territorio del nostro Paese. È necessario che al primo piano straordinario per il dissesto idrogeologico che è in via di definizione attraverso intese con le regioni ne segua subito un altro con congrui finanziamenti per proseguire l’opera di messa in sicurezza di un territorio che, come abbiamo visto tante volte in questi mesi, non fa sconti e impone un intollerabile tributo di vite umane. E probabilmente è anche necessario avviare una riflessione sugli strumenti di analisi del territorio visto il susseguirsi di frane in zone non considerate a rischio", ha concluso la Prestigiacomo.

Intanto, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato che il Comune di Roma si farà carico delle spese della tragedia a Ventotene. "Si tratta di un gesto simbolico e allo stesso tempo doveroso da parte dell’amministrazione, in un momento di dolore così grande per tutta la città, rimasta attonita di fronte a una tragedia così assurda", ha dichiarato ancora il primo cittadino della Capitale. E sull’isola è arrivata anche la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini che ha chiesto una relazione sullo stato delle coste dell’isola. Intanto Cala Rossano è stata messa sotto sequestro dalla procura di Latina, servono ulteriori sopralluoghi per stabilire le cause del crollo.