Viareggio. Salgono a 18 le vittime, ancora 20 feriti gravissimi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Viareggio. Salgono a 18 le vittime, ancora 20 feriti gravissimi

02 Luglio 2009

Cresce il numero delle vittime dell’esplosione avvenuta alla stazione di Viareggio nella notte tra lunedì e martedì. Poco prima delle 2 di questa notte è morto infatti Mohammed Ayad, 50 anni, un uomo di origini marocchine, che era stato ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Carrara (Massa Carrara).

Si tratta del padre di Iman e di Hamza: quest’ultimo, 17enne, aveva perso la vita per mettere in salvo la sorellina di 3 anni, che è però morta ieri mattina all’ospedale Bambin Gesù di Roma.

Con questo decesso sale a 18 il numero delle vittime e una ventina di feriti gravissimi, causati dall’esplosione di gas fuoriuscito da uno dei vagoni cisterna deragliati alla stazione di Viareggio. I feriti gravissimi, spiega il direttore del 118, ricoverati in Toscana e in altri ospedali italiani, sono tutti in prognosi estremamente riservata. All’ospedale di Carrara resta ancora ricoverata, anche lei in condizioni gravissime, una donna non ancora identificata.

Intanto sono terminate alle 3:50 circa le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei vigili del fuoco alla stazione di Viareggio, dove nella notte tra lunedì e martedì l’esplosione di alcuni vagoni pieni di gas ha causato, secondo l’ultimo bilancio, 18 morti e decine di feriti. Sui binari restano ancora 9 vagoni. Di questi, 5 sono rivoltati a terra: a breve è previsto l’arrivo di una gru che li solleverà e li rimetterà sulla linea; saranno quindi portati via insieme agli altri.

Il gas ancora contenuto nei vagoni è stato travasato in altri gargo-cisterna, che hanno lasciato la stazione. L’area bonificata torna a questo punto sotto la diretta competenza delle Ferrovie dello Stato, che entro 24 ore dovrebbe provvedere al ripristino della circolazione. Terminata la messa in sicurezza, la zona rossa viene di fatto ridotta alla sola via Ponchielli, dove si trovano gli edifici colpiti direttamente dall’esplosione e più compromessi. Alle operazioni di bonifica hanno lavorato i gruppi Nucleare biologico chimico radioattivo (Nbcr) di Milano, Venezia e Roma.

Per questa ragione sono incominciati stamani i primi rientri in casa dei viareggini sfollati. I rientri si stanno svolgendo alla spicciolata e riguardano una parte degli edifici che erano compresi nella cosidetta "zona rossa", e si svolgono con l’assistenza di personale del Comune di Viareggio per verificare insieme agli abitanti eventuali problemi. È stato riaperto anche il tratto di via Aurelia, vicino alla stazione, chiuso in seguito al disastro. Ancora "off limits" l’area degli edifici investiti direttamente dall’esplosione: una dozzina gli immobili gravemente lesionati.