Vicenza. Scontri al corteo contro la base militare, lanciati lacrimogeni
04 Luglio 2009
di redazione
E’ partito nel primo pomeriggio il corteo dei "No dal Molin" che, dopo essersi messo in marcia, si è subito bloccato. Secondo gli organizzatori, la presenza non prevista di polizia lungo l’asse del percorso non avrebbe permesso un regolare svolgimento della manifestazione.
Nelle prime file del corteo della manifestazione contro il raddoppio della base di Vicenza si sono subito schierate alcune decine di persone con caschi e con il volto coperto da fazzoletti. In mano hanno scudi di plexigas con la foto del presidente americano Obama e la scritta "No Dal Molin".
Si sono quindi vissuti alcuni momenti di tensione quando sono stati lanciati un paio di fumogeni all’altezza del Ponte del Marchese. La portavoce del presidio Cinzia Bottene dal palco ha cercato di rassicurare i manifestanti "state tranquilli qui non succede nulla". Ma dietro a uno dei camion del presidio si sono nascosti una ventina di ragazzi in tute nere con caschi, maschere antigas e zaini, e hanno smontato alcune panche del presidio. Nel frattempo, i manifestanti dopo lo scoppio dei fumogeni si sono ritirati, tornando al punto di partenza.
Subito dopo gli scontri con la polizia il corteo si è riformato ed è partito attraversando il ponte sul quale si sono verificati i tafferugli. In testa si sono poste le donne del presidio con le striscione "No Dal Molin, yes we can" con disegnata la basilica palladiana. Tra loro il consigliere comunale Cinzia Bottene, portavoce storica dei "No Dal Molin". Dietro le tante bandiere arcobaleno dei pacifisti.
Con quasi tre ore di ritardo il corteo di protesta ha quindi iniziato a muoversi dal presidio ma è durato poco perché poco dopo è scoppiato un violento temporale, dalla parte opposta all’ingresso della base principale della base. La pioggia ha cominciato a cadere proprio quando il serpentone umano era riuscito a raggiungere il luogo in cui era prevista la conclusione della manifestazione.