Villa Certosa. Palazzo Chigi attacca: “Stampa estera morbosa, foto manipolate”

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Villa Certosa. Palazzo Chigi attacca: “Stampa estera morbosa, foto manipolate”

05 Luglio 2009

Palazzo Chigi interviene con un lunga nota su quella che descrive come "una morbosa campagna" della stampa estera – tra cui cita il servizio del Sunday Times, "del gruppo Murdoch" – a proposito del fatto che si starebbero per pubblicare "a ridosso del G8, alcune foto asseritamente scattate a Villa Certosa".

Nella nota del governo si sottolinea che "nessuna immagine scattata a Villa Certosa può avere alcunchè di imbarazzante per il presidente Berlusconi", si aggiunge che le foto di cui ha parlato il giornale inglese tuttavia "non corrispondono a fatti avvenuti e sono certamente frutto di manipolazione o di fotomontaggi digitali". E si conclude che, in ogni caso, pubblicare foto scattate a Villa Certosa "è inibita" da un provvedimento del Garante sulla Privacy.

"Alcuni giornali stranieri, tra cui il Sunday Times, del gruppo Murdoch – si legge nella nota di Palazzo Chigi – starebbero per pubblicare a ridosso del G8 alcune foto asseritamente scattate a Villa Certosa. Certa stampa straniera insiste nel pubblicare menzogne e insinuazioni sul presidente Berlusconi senza citare nomi, né fonti. La scorsa settimana aveva copiato alcune frasi dell’Espresso riportandole come proprie e attribuendole a fonti anonime. Anche stavolta questa stampa si fa portavoce di personaggi definiti ‘ben informati’, ma riprende in sostanza articoli già pubblicati in Italia".

"Siamo di fronte, con tutta evidenza – prosegue la nota del governo – ad un gioco di rimbalzo, ad un attacco concertato, ad una morbosa campagna di stampa che però non ha elementi fondati sui quali basare le proprie accuse. Nessuna immagine scattata a Villa Certosa può avere alcunché di imbarazzante per il Presidente Berlusconi e sarebbe liberamente pubblicabile se non violasse gravemente la privacy di soggetti ritratti a loro insaputa. Le immagini descritte che si vorrebbero pubblicare non corrispondono a fatti avvenuti e sono certamente frutto di manipolazione o di fotomontaggi digitali". "Si ricordi comunque che la pubblicazione di foto scattate a Villa Certosa è inibita da un provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali pubblicato in Gazzetta Ufficiale 26/2009 e chiunque dovesse violare tale divieto, anche un giornale straniero – conclude Palazzo Chigi – commetterebbe un palese reato che avrà conseguenze civili e penali tanto più se si trattasse di immagini manipolate ad arte".