Vincitori e vinti del nostro sondaggio
28 Maggio 2007
di redazione
Massimo D’Alema ha dominato la classifica di peggior ministro nel nostro sondaggio fin dal primo giorno. Con il 16,72 per cento , D’Alema stacca di più di tre punti il secondo e il terzo in lista, Paolo Ferrero e Alfonso Pecoraro Scanio. La scelta di chi ha partecipato al sondaggio appare evidente: è stato sanzionato il ministro che incarna la più evidente falla del governo, quella della politca estera. Su quel fronte il governo è caduto e si è risollevato solo grazie al cambio di campo di Marco Follini. Non ci si può soprendere dunque se D’Alema vince la palma del peggiore, in termini politici s’intende. Anzi, la sua proverbiale intelligenza aggrava il giudizio sulla politica. Vuol dire che neppure il migliore di loro riesce a tenere uniti attorno ad una questione vitale come la politica estera la multiforme compagine governativa. E se nonci riesce D’Alema…
Mi ha sopreso un poco di più il secondo posto di Ferrero, sarò stato distratto ma non mi sembra che ne abbia combinate così tante da meritare un posto sul podio. Ripeto, forse non ho seguito con attenzione le sue gesta o forse non c’era un granchè da seguire.
Tutto meritato invece il terzo posto di Pecoraro Scanio e i motivi sono innumerevoli. Non ultimo la vicenda dell’emergenza rifiuti in Campania: da un ministro dell’Ambiente, perdipiù campano ci si poteva aspettare che prendesse il centro della scena. Invece ho letto solo qualche sua frase sui meriti della raccolta differenziata.
Il miglior ministro è risultato Pier Luigi Bersani, segno che la sua operazione mediatica ha funzionato: ormai passa per essere il ministro liberalizzatore. Io vi confesso di aver votato Parisi. Gli riconosco il merito di aver fatto qualche sforzo sul fronte del sostegno alla missione italiana in Afghanistan e di aver sofferto di un sincero imbarazzo quando ha visto fallire questi sforzi. Non è molto,ma un voto dovevo pur darlo.
Di Pietro si è ben piazzato nel nostro sondaggio, sinceramente non so per quali meriti amministrativi. Gli riconosco una certa qual verace simpatia. La sua ultima dichiarazione sulla vicenda De Gregorio (il senatore dipietrista che è passato dall’altra parte) era formidabile: “Anche Gesù, che era un Padreterno ne ha sbagliato uno su 12…” Solo per questo merita il piazzamento.