Yemen. Rapiti nove stranieri, tra loro anche tre bambini
14 Giugno 2009
di redazione
Un gruppo di sette tedeschi, un britannico e una sudcoreana è stato rapito nella provincia nord occidentale di Saada nello Yemen. Lo riferisce l’agenzia ufficiale yemenita, Saba.
Del gruppo fanno parte un ingegnere tedesco che lavora in un ospedale pubblico nella città di Saada, la moglie e i tre figli, due infermeire tedesche, un ingegnere britannico e un’insegnante sudcoreana.
L’agenzia stampa cita un funzionario della provincia di Saada, secondo il quale il rapimento, avvenuto venerdì, è opera di "fuorilegge" sciiti. Il gruppo era scomparso dopo essere partito venerdì per una escursione. "È un atto vile che ha preso di mira innocenti ospiti dello Yemen, giunti per fornire servizi umani ai suoi cittadini", ha commentato il funzionario, aggiungendo che le autorità sono impegnate per "ottenere un pacifico rilascio degli ostaggi".
La provincia di Saada, a oltre 200 chilometri dalla capitale, Sanaa, si trova al confine con l’Arabia Saudita, ed è stata teatro di scontri fra l’esercito e ribelli sciiti con centinaia di morti a partire dal 2004. L’area è chiusa agli stranieri, eccetto i medici e i cooperanti. I ribelli sciiti, noti come gli Houti, sono guidati da Abdul-Malik al-Houthi.