Frena il Pil della Lombardia, più energia per il Nord produttivo

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Frena il Pil della Lombardia, più energia per il Nord produttivo

Frena il Pil della Lombardia, più energia per il Nord produttivo

24 Novembre 2022

I dati sulla crescita economica della Lombardia che arrivano da Assolombarda preoccupano. Sono lo specchio della situazione italiana attuale, con la differenza che, se frena il Nord produttivo, sarà un bel guaio per tutto il Paese. La buona notizia è che la manifattura lombarda nel 2022 ha tenuto il passo. Mostrando un dinamismo imprenditoriale maggiore rispetto a quello dell’Italia presa nel suo complesso.

I dati di Bankitalia confermano che nel 2021 il rimbalzo della economia è stato più forte nel Nord Ovest, dove l’economia rispetto al 2020 è cresciuta del 7,4% (+6,6% media nazionale). Nel Nord Est, la crescita è stata di +7%. Per Assolombarda, la crescita della Lombardia nel 2022 sarà del +3,9%, un dato maggiore rispetto alla media italiana del 3,4%. Questo dato permette alla Lombardia di colmare la perdita di Pil accusata nel 2020.

Ma con l’arrivo dell’autunno le cose stanno cambiando. E l’inverno, tra crisi energetica e mancanza di materie prime, non promette nulla di buono. La cattiva notizia sono le previsioni di crescita del Pil per il 2023 che segnano una frenata molto brusca a +0,3%. Lo sforzo a deficit fatto dal Governo in manovra, 21 miliardi, permetterà probabilmente a molte aziende di tirare il fiato. Ma per restare alla energia, lo scenario sta cambiando in modo strutturale.

Già da prima della guerra di Putin alla Ucraina. Servono nucleare, biomasse, rigassificatori, termovalorizzatori. O non ne usciremo. Assolombarda segnala anche due dati positivi. Il settore delle costruzioni è quello che crescerà di più nel 2023 (+30,1%), insieme a servizi e commercio.