Debito, la Ue ammonisce l’Italia. Macron: nessun tabù su quello comune

Banner Occidentale
Banner Occidentale


Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Debito, la Ue ammonisce l’Italia. Macron: nessun tabù su quello comune

Debito, la Ue ammonisce l’Italia. Macron: nessun tabù su quello comune

20 Gennaio 2023

Dalla Bce torna a farsi sentire la presidente Lagarde. Per dire che l’economia nel 2023 non sarà brillante, ma meglio delle attese questo sì. I mercati però non debbono dubitare della strategia anti-inflazione intrapresa dalle banche centrali. Lo dice Lagarde, lo dice anche un membro del consiglio della Fed, Brainard. I piani per alzare i tassi di interesse restano quelli.

Insomma se qualcuno nutriva ancora qualche speranza che la contrazione economica potesse ammansire le banche centrali può mettersi l’anima in pace. “Questo implica ancora una volta ulteriori aumenti (dei tassi, ndr) in arrivo e quindi una lunga pausa, non l’imminente inversione che i mercati stanno scontando”. Parola degli analisti di Rabobank. Il commissario alla economia Gentiloni invita i Paesi europei a fare squadra, in un momento in cui l’incertezza è ancora dominante.

Dombrovskis all’Italia: basta altro debito

Intervistato dalla Stampa, il vicepresidente della Commissione europea, Dombrovskis, ammonisce l’Italia, Roma dovrebbe smetterla di fare altro debito. Bisogna “evitare che vi siano contraddizioni fra la politica monetaria e quella di bilancio”. Come sappiamo il nostro debito pubblico, cioè la somma di tutti i debiti contratti dallo Stato, è tra i più alti al mondo.

La causa principale di questo macigno che ci trasciniamo dietro è stata la mancanza di una vera crescita economica negli ultimi decenni. Unita a un’alta pressione fiscale, a un alto livello di spesa pubblica, a una burocrazia opprimente. La crisi finanziaria del 2008, prima, la crisi Covid, dopo, hanno ulteriormente aggravato la situazione, a causa della necessità di salvare banche e imprese in difficoltà.

A rischio i governi italiani

I governi italiani hanno adottato delle misure per ridurre il debito pubblico cercando di intervenire sulla spesa e fare quelle riforme strutturali che ci chiede la Ue. Tuttavia queste misure, compresi gli interventi fiscali, hanno avuto un impatto limitato sulla riduzione del debito. Mentre l’economia rallentava. Il debito frena la nostra economia, limita la capacità del governo di spendere in settori come la sanità, l’istruzione e la sicurezza. Mette a rischio la tenuta dei governi.

Come dimostrano le parole di Dombrovskis, per colpa del debito che abbiamo accumulato l’Italia è da anni sotto la lente di ingrandimento dei mercati e delle istituzioni europee. Il rischio di contagio appare sempre possibile, con un impatto negativo sulla stabilità finanziaria globale. Nonostante i massicci pacchetti di stimolo economico, la ripresa economica italiana post covid con l’inizio della guerra in Ucraina è diventata più debole e incerta.

L’apertura di Macron

Il debito resta la sfida più significativa per chi governa il nostro Paese e richiede una combinazione di misure fiscali e di riforme strutturali per essere affrontato efficacemente. Intanto dall’Europa arriva una apertura: nessun tabù sul debito comune, dice il presidente francese Macron. Ma i mercati temono che la Federal Reserve e altre banche centrali possano essere disposte a far precipitare le economie occidentali in recessione. Nel tentativo di controllare l’inflazione che è ai massimi storici da molti anni.