
C’è il Terzo settore nel rilancio economico del Sud

05 Luglio 2023
di Redazione
Perché dall’istituzione della Cassa del Mezzogiorno a oggi il Sud non è riuscito a recuperare il gap che lo separa dal Centro-Nord del Paese? Questo è l’interrogativo a cui prova a rispondere Carlo Borgomeo (Presidente della Fondazione Con il Sud) nel suo ultimo libro “Sud, il capitale che serve” (Vita e Pensiero, 2022). L’autore, attraverso una disamina delle politiche adottate dal 1950 fino al PNRR per lo sviluppo del Mezzogiorno, ricostruisce i pregi e i difetti delle scelte adottate, al fine di individuare gli strumenti che potrebbero dare risposta ai tanti problemi irrisolti. Il volume è stato presentato ieri dalla Fondazione Magna Carta presso la sede dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. Il dialogo ha visto come protagonisti Francesco Profumo, presidente dell’Acri, il Senatore Graziano Delrio, il Prof. Gennaro Terracciano, e il Ministro Raffaele Fitto, al quale sono state affidate le conclusioni. Al dibattito hanno partecipato anche l’autore Borgomeo e il Presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello, che ha coordinato i lavori.
Gli assiomi che Borgomeo tenta di scardinare nella sua riflessione sono tre: l’idea che lo sviluppo debba essere il frutto di un trasferimento di capitali, attraverso un’azione che viene da ‘altrove’; che la quantità di risorse trasferite sia indice della bontà dell’intervento; e, infine, che la crescita economica produca automaticamente uno sviluppo anche di carattere culturale.
Sebbene le politiche adottate, attraverso gli interventi sulle infrastrutture e l’industrializzazione, abbiamo prodotto degli effetti positivi nel breve termine, non sono riuscite a rivelarsi risolutive sul lungo periodo. Oltre a impatti di natura prettamente economica (legati in particolare al Pil), l’approccio ‘interventista’ da parte dello Stato ha prodotto delle conseguenze anche sul piano sociale, quali la deresponsabilizzazione della classe dirigente meridionale e l’assenza di dialogo delle grandi imprese con il territorio.
Una parte della riflessione del Presidente della Fondazione Con il Sud è dedicata ai fondi del PNRR che ritiene certo essere importanti (82 miliardi, il 40% del totale), ma insufficienti in rapporto ad alcuni settori, tra i quali i trasporti pubblici e ai servizi sociali. Un altro elemento di criticità che individua è quello del metodo. Infatti, l’utilizzo dei bandi per l’erogazione dei contributi rischia di non tenere conto delle ricadute geografiche, soprattutto se si tiene conto delle capacità progettuali degli enti locali.
Sono molti gli esempi (sia positivi, sia negativi) sui quali Borgomeo struttura le proprie conclusioni e che lasciano trasparire un elemento comune: l’assenza di un percorso di sviluppo davvero in grado di valorizzare le potenzialità dei diversi territori che compongono il Sud del Paese (talvolta molto differenti tra loro e per questo meritori di attenzioni e strategie diversificate). Per realizzare tale obiettivo l’autore fornisce dieci indicazioni di massima, nelle quali gioca un ruolo fondamentale il Terzo settore.
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