Abolfazl Adineh, il sedicenne trucidato dalle milizie di Khamenei
18 Ottobre 2022
Nelle ultime ore è scoppiato il caso di Elnaz Rekabi, l’atleta iraniana che ha disputato i Campionati asiatici di arrampicata senza indossare l’hijab, il velo. Dopo ore in cui sembrava scomparsa, ha mandato un messaggio al mondo tramite Instagram e ha dichiarato che il velo è caduto per errore. Non ci sono certezze, solo la speranza che questa storia non finisca come quella di Abolfazl Adineh.
Sedicenne, è stato trucidato dalle milizie di Khamenei. Sabato stava manifestando per la libertà davanti all’Università Ferdowsi di Mashhad, quando gli hanno svuotato l’intero caricatore di un fucile nello stomaco, 24 mortali colpi. Sta circolando il video del padre che, disperato, si chiede che crimine abbia commesso il figlio. Il regime islamista miete un’altra giovanissima vittima, Abolfazl Adineh, in Iran la rivoluzione continua.
"What was my son's crime that you fired 24 bullets in his stomach?": pleads father of Abolfazl Adineh, 16-year-old teenage boy killed by security forces in Mashhad, Iran. #ابوالفضل_آدینه #مهسا_امینی pic.twitter.com/db3jWGAG4l
— Khosro K Isfahani (@KhosroKalbasi) October 17, 2022