Acciaio, il Governo rispetta gli impegni e torna lo scudo per i manager

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Acciaio, il Governo rispetta gli impegni e torna lo scudo per i manager

Acciaio, il Governo rispetta gli impegni e torna lo scudo per i manager

29 Dicembre 2022

Non si capisce perché i sindacati strepitino per la decisione presa ieri dal governo sulla ex Ilva. Decisione che permetterà al più grande polo europeo dell’acciaio di continuare a produrre e pagare stipendi e fornitori in un momento di crisi congiunturale globale. Ancora meno si capisce perché l’ex ministro Orlando si affidi a Twitter per dire che il governo ha fatto un “regalo immeritato” a Mittal, il socio privato di Adi.

Orlando deve aver dimenticato gli accordi presi tra Invitalia e Mittal nel 2020 che portarono alla costituzione di Adi. Gli accordi prevedevano che entro “maggio del 2022” (siamo a dicembre) ci fosse “un secondo aumento di capitale, che sarà sottoscritto fino a 680 milioni da parte di Invitalia”. Per poi passare alla conclusione della operazione che prevede di portare il socio pubblico quale azionista di maggioranza nella holding (Invitalia al 60%, Mittal al 40%).

Acciaio, il Governo rispetta gli impegni

Insomma, più che un ‘nuovo accordo’ sull’ex Ilva, il Governo sta semplicemente iniziando a rispettare gli impegni presi due anni fa da Invitalia con la multinazionale della acciaio. Multinazionale che il Governo Conte decise di mettere in minoranza nella holding. Ecco perché oggi la stampa scrive, in lungo e in largo, che i soldi erano “già stanziati”. Stanziati come ultimo atto dal Governo Draghi di cui Orlando era uno dei ministri.

La levata di scudi preventiva della sinistra e dei sindacati, dunque, ancora una volta dimostra il tasso di prevenzione che c’è in Italia verso l’impresa privata. In realtà quello a cui punta l’ampio fronte nazionalista attivissimo nel nostro Paese, da Adi a Ita Airways, è  che il governo torni a prendere il controllo di marchi e siti produttivi del nostro Paese. Con quali risultati, nel caso della ex Ilva, è sufficiente tornare con la memoria alla gestione commissariale degli anni scorsi per capirlo.

Confermati gli obiettivi di risanamento ambientale

Sempre nell’ambito del Dl passato ieri in consiglio dei ministri, vale la pena segnalare che per i siti strategici viene stanziato il miliardo del Dl Aiuti bis e altre risorse per il Dri e il Just Transition Act. C’è una conferma per il rilancio del sito produttivo di Taranto, per rispettare le garanzie occupazionali, per alzare i target di produzione in un momento storico non proprio esaltante per i produttori.

C’è la conferma del progetto di riconversione industriale per un impianto green, mentre si continua a lavorare sugli obiettivi di risanamento ambientale in linea con i risultati già raggiunti dal management di Adi e confermati da Ispra. L’intesa prevede inoltre una serie di investimenti nello sviluppo industriale locale, nelle rinnovabili, nella economia circolare, nel Porto di Taranto.

Torna lo scudo penale per i manager

Ma la notizia forse più rilevante è che torna lo scudo penale per i manager, per Ilva e per gli stabilimenti di interesse strategico. Quello scudo tolto dal governo Conte che aveva aperto lo scontro con il management di Mittal. Una delle ragioni che avevano portato alla successiva decisione di creare la holding pubblico/privata. Nei giorni scorsi, il presidente Meloni ha definito “centrale” lo scudo per i manager.

Il dl approvato ieri prevede il ritorno dello scudo e norme per assicurare la continuità produttiva intervenendo sulla disciplina dei sequestri. Dunque, ricapitolando, il Governo comincia a rispettare gli impegni presi da Invitalia con Mittal nel 2020. Il piano green di ricoversione ambientale e per abbattere le emissioni inquinanti va avanti. Lo scudo per i manager tolto da Conte rientra in azione. La fermezza mostrata dal management di Adi ha funzionato.

Il ministro Urso ha annunciato che il Mimit ha convocato il Tavolo ex Ilva il 19 gennaio con la partecipazione delle parti sociali. Sindacati e associazione produttive, rappresentanti degli Enti locali, azionisti pubblici e privati. L’azienda in quella occasione illustrerà i piani di sviluppo sull’acciaio italiano e gli impegni industriali e occupazionali.