
Agroalimentare, Pedranzini (Kometa): “Nasce HonestFood, il movimento per cibi di qualità a prezzi competitivi”

19 Ottobre 2022
Cibo buono e onesto, al prezzo giusto: non solo una proposta di approccio etico e sostenibile al settore agroalimentare, ma un vero e proprio obiettivo da perseguire tramite un nuovo progetto. Ne è convinto Giacomo Pedranzini, imprenditore valtellinese, fondatore e amministratore delegato di Kometa, azienda agro-alimentare specializzata nella lavorazione e trasformazione di carni suine, con sedi in Italia e Ungheria e una distribuzione sui mercati internazionali.
Ci spiega cosa è Honest Food, come nasce e quale sia l’idea alla base del movimento?
HonestFood è un movimento nato dalla necessità di ripensare il sistema di produzione e distribuzione agroalimentare, ricercando una nuova via mediana fra l’agricoltura convenzionale troppo industrializzata e quella biologica, ancora troppo costosa e incerta nelle produzioni. HonestFood ha l’obiettivo di promuovere un ripensamento dell’agricoltura convenzionale, spostando il focus dai volumi ai prezzi bassi alla qualità a prezzi accessibili.
Che vantaggi vede per il consumatore finale e le imprese della filiera?
Al consumatore offriremo cibo buono e salubre ad un prezzo accessibile. A proposito di prezzo è necessario evidenziare che il valore del cibo negli ultimi venti, trent’anni è stato svilito, con prezzi sempre più bassi e promozioni al di sotto dei costi di produzione. Tutto questo ha creato una grande confusione: frastornati da altalene di prezzo incomprensibili, non siamo più in grado di attribuire il giusto valore ad un prodotto. Il diritto al cibo buono e salubre non può essere un privilegio di pochi. Il cibo buono e salubre non può costare poco e non può essere svenduto – le vendite sottocosto dovrebbero essere vietate – ma al contempo dovrebbe avere un prezzo accessibile alla maggioranza della popolazione. HonestFood propone anche maggior trasparenza nella distribuzione del valore lungo la filiera di produzione e distribuzione del cibo. Se tutti gli attori della filiera sposano l’idea di competere sulla qualità del prodotto e del servizio offerto, ad un prezzo onesto, accessibile, anziché continuare con l’insensata guerra dei prezzi, questo farà venir meno la pressione competitiva che schiaccia gli anelli deboli della filiera, provocando situazioni vergognose come, per esempio, quella del caporalato e delle sfruttamento di manodopera clandestina nella filiera del pomodoro nel sud Italia.
Non avendo scopo di lucro, come si finanzia Honest Food e con quali regole?
HonestFood si finanzierà con il contributo volontario dei soci, che in base alla classe di fatturato dovranno contribuire alle spese di gestione e di promozione di questo ideale.
Chi sono gli altri partner del movimento?
Siamo nella fase finale dello studio, prima della costituzione del soggetto giuridico che dovrà gestire questo movimento. Stiamo dialogando con nomi importanti dell’agroalimentare italiano, ma anche con soggetti esterni alla filiera, dove alcuni nomi prestigiosi hanno già confermato la loro adesione.
Quali sono i legami tra Honest Food e Kometa, l’azienda di cui è ceo?
L’ideale dell’HonestFood è nato dalle esperienze, dalle difficoltà, dalle riflessioni che ho fatto nel corso della mia vita. Prima da ragazzo cresciuto in una famiglia di agricoltori e allevatori di montagna e quindi nell’attività di gestione di Kometa, azienda operante nella lavorazione delle carni suine. Kometa sarà chiaramente fra i soggetti fondatori e sostenitori di HonestFood.
Honest Food potrebbe essere un movimento di esempio per altre filiere come quella del tessile?
Non ho esperienza e conoscenza sulla filiera del tessile quindi non posso rispondere nello specifico. In generale credo di poter dire che i valori a cui si ispira l’HonestFood possono certamente essere utili anche per altri settori. Il valore centrale è nel nome stesso: l’onestà. Di riconoscere il giusto al lavoro di ciascuno, di ammettere eventuali errori o le ragioni dell’altro. Poi il rispetto: della persona, dell’ambiente, del benessere animale, ma ancora prima della salute umana. Questi valori dovrebbero applicarsi a quasi tutte le sfere dell’agire umano, e non solo in campo economico. Quindi certamente speriamo che l’HonestFood possa essere d’esempio e stimolare iniziative simili che concorrano congiuntamente a cambiare, un passo alla volta, il mondo in meglio con “onestà e bontà”.