Aree interne: crisi demografica e sfide tecnologiche
10 Febbraio 2023
Nell’epoca della disintermediazione e della rivoluzione digitale stiamo riscoprendo il ruolo centrale dei territori. Il legame tra sviluppo e identità rappresenta da sempre l’anima della nostra economia e innerva una delle visioni fondamentali del mondo libero e occidentale. Il benessere collettivo garantisce una fiducia costruttiva per lo sviluppo del sistema Paese. La crisi demografica pone una sfida seria a questo legame. Lo spopolamento delle aree interne minaccia il benessere collettivo e quel senso di fiducia che può determinare lo sviluppo del nostro Paese, a livello regionale e nazionale.
Aree interne e demografia: l’Abruzzo
Al netto dei suoi 1,28 milioni di abitanti, ad esempio, l’Abruzzo sta affrontando una crisi demografica che non può essere ignorata. I recenti studi condotti da Abruzzo Openpolis dimostrano che, negli ultimi 70 anni, la popolazione dei comuni periferici e ultra-periferici della regione è diminuita di un terzo. Questa tendenza negativa ha avuto un impatto significativo sull’economia e la vita delle comunità locali. Le province di L’Aquila e Chieti sono state particolarmente colpite dal calo demografico, con una riduzione rispettivamente del 20% e del 6,2% della popolazione.
Al contrario, le province di Pescara e Teramo hanno visto un aumento dei residenti del 30,9% e del 10,7%. Questi dati suggeriscono che l’urbanizzazione e lo sviluppo economico possono avere un impatto significativo sulla stabilità demografica di una regione. È importante notare che questa crisi demografica non riguarda solo le aree rurali e montane, ma anche le comunità che vi abitano. Ad esempio, il comune di Villa Santa Lucia degli Abruzzi (L’Aquila) ha visto una riduzione del 92,6% della popolazione in soli 70 anni, passando da 1.251 residenti a 92.
Lo spopolamento cancella l’identità locale
Questo dimostra che la perdita demografica può essere catastrofica per le comunità locali, che perdono la loro vitalità e le loro risorse economiche. Ma non è solo l’Abruzzo che sconta questa crisi. La tendenza al declino demografico sta influendo su molte aree rurali e interne di molte regioni d’Italia, e sta minacciando la vitalità e l’identità di molte comunità locali. Questo trend negativo è dovuto a molteplici fattori, tra cui la mancanza di opportunità economiche e lavorative, la migrazione verso le città, e la perdita di identità culturale e sociale.
In un mondo in cui l’economia globale e la tecnologia stanno cambiando la forma dello sviluppo e della vita quotidiana, la crisi demografica rappresenta una sfida importante per il futuro Paese. Il declino demografico può rendere difficile per le comunità locali sostenere servizi essenziali come la scuola, la salute, e le infrastrutture. E può portare a una perdita di identità culturale e sociale.E in questo senso potrebbe essere cruciale porre questa tecnologia al servizio delle politiche nazionali sulle aree interne.
Aree interne e integrazione con il digitale
Per supportare, ad esempio, una crescita sostenibile nel settore turistico, è fondamentale adottare un approccio integrato verso il turismo digitale. Questo potrebbe comportare la promozione e lo sviluppo di piattaforme per raccogliere informazioni sulla mobilità turistica e migliorare la tecnologia delle infrastrutture di trasporto. Inoltre, dovrebbero essere offerti servizi digitali integrati durante l’intera esperienza di viaggio per fornire soluzioni e opportunità che non danneggino le comunità locali e offrano informazioni preziose per future prospettive di investimento e aumento dell’offerta turistica.
In questa direzione potrebbero andare le sfide tecnologiche del presente: intelligenza artificiale, Web3 ed esperienze immersive nel metatarso potrebbero rappresentare una delle chiavi della soluzione. Utilizzare queste tecnologie per creare una piattaforma digitale che integri tutti i servizi turistici, dalla prenotazione del viaggio fino alla fine dell’esperienza. Elaborare piani integrati sull’utilizzo delle infrastrutture esistenti in modo più efficiente, promuovere un turismo sostenibile: solo alcuni degli angoli da cui sarebbe possibile osservare questa crisi.
Connettere borghi e aree rurali
Grazie a questo approccio, i piccoli borghi e le aree rurali avrebbero la possibilità di valutare opportunità di espansione commerciale. Migliorando così la qualità della vita e mantenendo i servizi pubblici essenziali nella zona. Il tema della mobilità e della intermodalità, ancora, rappresenta un aspetto fondamentale per affrontare questa crisi. Secondo modelli che avranno un impatto significativo sulla costruzione delle città e sulla loro relazione con l’ambiente circostante.
Centrale per la salvaguardia delle aree interne rimane il fattore della messa in sicurezza sia sul versante sismico sia sul versante idrogeologico. In conclusione, la crisi demografica rappresenta una sfida importante per il futuro del Paese. Su questa sfida si gioca tutta la partita di un Paese che vuole preservare la propria identità culturale e sociale.