Mondo News 31 Marzo 2012 di Matteo Ricci Il siluramento di Bo è uno dei sintomi del dibattito sulla ‘riforma’ in Cina A due settimane dalle dimissioni coatte di Bo Xilai, capo del partito comunista cinese nella municipalità speciale di Chongqing, resta alta la coltre di fumo che circonda tutta la vicenda. Sui media internazionali si è letto, ascoltato e visto di tutto. Quel che è probabile è che Bo costituisse un rischio per il sistema di potere che porterà Xi Jinping alla presidenza il prossimo novembre. Un cacciata che dà la misura di un grande (e a tratti violento) dibattito sulle idee e sulle opposte visioni che si affrontano nella leadership cinese su Cina, il suo passato e soprattutto il suo futuro. bo xilai cina successione