Bonomi boccia la paghetta, “bonus è un errore”
07 Maggio 2022
di Tiziano Rugi
I bonus non funzionano, lunga vita ai bonus. Non sarà una misura disastrosa come il Reddito di cittadinanza o inutile come il Cashback di Conte, ma i 200 euro una tantum del decreto Aiuti restano “uno slogan” e “una manovra populista”. La definisce così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Troppo poco per aumentare realmente il salario dei lavoratori nella fascia di reddito bassa, dannosa per le aziende perché “è un altro disincentivo a trovare lavoro”.
Insomma, sono stati sbloccati i licenziamenti e a dispetto dei disastri sociali ventilati dalla Cgil gli imprenditori non solo non hanno licenziato, ma hanno bisogno di assumere. Non trovano però personale, perché c’è l’ostacolo del Reddito di cittadinanza: e il governo aggiunge un nuovo bonus, per assicurarsi che i lavoratori inoccupati continuino ad adagiarsi sui sussidi. Non significa, precisa Bonomi, negare la crisi economica: “Un conto è il contrasto alla povertà, un conto è sostenere l’equità sociale, un altro è creare lavoro”.
È tuttavia un segnale di come l’esecutivo Draghi, costretto a coabitare con le costanti provocazioni dei Cinque Stelle, per evitare strappi ben più disastrosi non abbia la forza di abbandonare completamente quello che è l’approccio ideologico ed elettorale dei pentastellati ai problemi: un bonus per tutti e polvere sotto i tappeti. Perché di questo si tratta: come ricorda il presidente di Confindustria, servirebbero altre misure, come “il taglio del cuneo fiscale”, per favorire le assunzioni. L’opposto della distopia di Grillo dell’inoperosità.