Corso (PoliMi): “Con smart working produttività aziende su del 20%”
21 Novembre 2022
Lo smart working “vero”, ovvero applicato integralmente, rende le aziende italiane più produttive. Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio sullo Smart working della School of Management del Politecnico di Milano spiega a L’Occidentale il risultato di un recente studio dell’ateneo milanese sul cosiddetto lavoro agile. L’utilizzo dello smart working è cresciuto esponenzialmente durante la pandemia.
“E’ il momento di ripensare il modello di organizzazione del lavoro. Lo smart working, inteso come lavoro su obiettivi e su una digitalizzazione intelligente delle attività, sta rendendo più produttive le aziende, con punte di miglioramento, secondo le stime fornite dalle stesse imprese, anche del 20%”. Sono circa 3,6 milioni i lavoratori da remoto in Italia nel 2022. Quasi 500 mila in meno rispetto allo scorso anno e concentrati soprattutto nella Pubblica Amministrazione e nelle PMI.
Corso fa una differenza tra remote e on-site workers. “I remote workers vivono una condizione lavorativa più complessa. Il lavoro da remoto è servito per la gestione delle emergenze, ma ora non concede loro di usufruire di altre forme di flessibilità. Si trovano in una specie di terra di mezzo, più in difficoltà dei cosiddetti on-site workers, ovvero di quelli che lavorano stabilmente nella sede dell’azienda. Si sentono incompiuti e tutto questo incide sulla produttività e sulla soddisfazione professionale”.