Cosa ci insegna Doxee su digitale e sostenibilità
30 Giugno 2022
Esistono realtà italiane che innovano, portando progresso e benessere, ma non sono raccontate. Doxee è salita agli onori della cronaca per essersi aggiudicata uno dei quattro riconoscimenti di BPER destinati a imprese che “hanno dimostrato capacità di innovazione e sviluppo in un momento cruciale per l’economia del Sistema Paese”. Ma Doxee non è certo una piccola start up nata durante la pandemia, anzi. È un’impresa forte e consolidata.
Oltre i premio di BPER, di cosa si occupa Doxee
Nata nel 2001 da un’idea di Paolo Cavicchioli e Sergio Muratori Casali, ha più di 200 clienti in tutto il mondo che affianca nella transizione digitale. Offre soluzioni e prodotti nell’ambito del customer communication management, del digital customer engagement e della paperless. Un punto di forza della multinazionale, inoltre, è sicuramente l’esperienza nella fatturazione elettronica. Grazie alla direttiva europea a riguardo, si sta ampliando il mercato in tutti i Paesi membri.
Nello specifico si occupa di individuare soluzioni cloud-based e tecnologie di machine learning. Doxee è all’avanguardia anche per quanto riguarda il natural language processing e l’artificial intelligence. Con un giro d’affari di poco inferiore a 20 milioni di euro, è stata quotata a Piazza Affari dalla fine del 2019.
I numeri del 2021 sono stati molto positivi: ricavi in aumento del 18%, parliamo di 20,9 milioni di euro, e di un utile in crescita del 77,3%, per un totale di 1,7 milioni di euro. Sono i numeri di un successo, che spiegano, insieme all’impegno per la sostenibilità, il premio di BPER.
La sostenibilità come parola d’ordine
Come abbiamo imparato a partire dalla pandemia, la correlazione tra transizione ecologica e digitale è molto stretta. È così anche per Doxee che nel 2021 ha ottenuto status di Società Benefit, contestualmente all’approvazione del primo Bilancio di Sostenibilità. Le azioni in questa direzione sono state diverse: la ristrutturazione della sede di Modena con conseguente riduzione delle emissioni, il piano di Stock Grant per i dipendenti e il sostegno a Onlus del territorio.
La sostenibilità secondo Sergio Muratori Casali, CEO di Doxee
“La sostenibilità è importante per noi”, ha dichiarato Sergio Muratori Casali, CEO di Doxee. “La scelta di diventare benefit corporation è stata una scelta di facciata, ma una scelta che ha nella capacità di dare un contributo alla digitalizzazione”. La trasformazione “dal fisico al digitale” permette una riduzione delle emissioni anidride carbonica, ma non è finita qui. Secondo il CEO, questo comporta anche il “miglioramento dell’experience di un cliente piuttosto che di un cittadino che si rapporta con la P.A. digitale”.