Cos’è il wellbeing e perché ha rimesso al centro la persona umana

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Cos’è il wellbeing e perché ha rimesso al centro la persona umana

Cos’è il wellbeing e perché ha rimesso al centro la persona umana

28 Marzo 2024

Negli ultimi anni, il welfare aziendale è diventato uno dei temi centrali nella discussione sul lavoro e sulla sua evoluzione. Sono sempre più numerose le realtà imprenditoriali che hanno deciso di investire in benefit economici e servizi alla persona, ripensando la dialettica esistente tra il dipendente, l’ambiente professionale e la vita privata. Si tratta di un processo destinato ad essere sempre più ampio e a diventare il modello preponderante che risponde a una nuova idea di lavoro.

Questa innovazione sociale muove innanzitutto dall’assunzione di una maggiore consapevolezza rispetto alle grandi questioni che caratterizzano il mondo contemporaneo e che sono inevitabilmente diverse da quelle di alcuni decenni fa. L’impatto della pandemia sulle modalità del lavoro ha portato alla crescita dello smart working: lavorare in remoto si sta rivelando uno strumento molto utile ai fini della conciliazione tra tempo di vita e tempo di lavoro. La crisi demografica spinge le aziende ad attivare nuove misure a favore della natalità e della genitorialità. Il legame tra crisi climatica e welfare pone nuove sfide e implicazioni sulla salute, l’occupazione, la formazione dei dipendenti.

I cambiamenti in atto hanno portato alla luce e messo sempre di più al centro della vita aziendale l’importanza del benessere psicofisico dei dipendenti. Si assiste quindi ad una riformulazione dei termini che definivano il tradizionale concetto di “risorse umane” entro il più esaustivo concetto di “persona”, uno shift destinato a modificare profondamente anche il senso della produttività del lavoro. Il workplace wellbeing indica l’urgenza di vivere più serenamente l’ambiente professionale, sociale e finanziario, la possibilità di accogliere e sostenere chi lavora attraverso una gamma a 360 gradi di servizi in grado di semplificare e valorizzare la vita delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’equazione è universale: stare bene permette di evitare la dispersione di energia e di aumentare la resa qualitativa del tempo di lavoro. In questo contesto, le nuove tecnologie e l’affermarsi di piattaforme digitali avanzate si rivela estremamente utile alla diffusione dei programmi di welfare aziendale (sanitari, per la mobilità, educativi e legati alla formazione, eccetera), semplificando in misura sempre maggiore l’accesso alle risorse e ai benefici per i dipendenti e consentendo la creazione di percorsi originali in base alle specifiche esigenze della persona.