
Debito pubblico, 45mila euro sulla testa di ogni nuovo nato in Italia

15 Ottobre 2022
Il debito pubblico resta il macigno più grande sul futuro dell’Italia e delle nuove generazioni. Ogni bambino che nasce nel nostro Paese ha già un debito di oltre 45 mila euro sulla testa.
Milano Finanza si è andato a spulciare le circa 1200 pagine del Rendiconto Generale dello Stato. Alla fine del 2021, lo Stato italiano aveva un attivo di 1.001 miliardi di euro e passività per 3.434 miliardi di euro. Con uno “sbilancio patrimoniale” di 2.433 miliardi di euro.
Rispetto al 2020, il peggioramento è di 217 miliardi di euro.
Giustamente MF commenta che “se fosse una azienda privata” (…) “lo Stato italiano, da tempo, non avrebbe più la possibilità di accedere al credito bancario, né di approvigionarsi al canale finanziario, né di ottenere alcuna agevolazione, con il logico risultato di dichiarare fallimento”.
Il quotidiano economico osserva però che il bilancio dello Stato non può essere paragonato a quello di una azienda privata. Rimandando ai dati Istat che offrono un quadro un tanto più rassicurante sulla tenuta dell’Italia.
MF invita a fare chiarezza sui conti con una più attenta due diligence. Calcolando per bene il valore del patrimonio dello stato. E spingendo i decisori politici a valutare i risultati di una vera operazione di taglio del debito pubblico.
Tutto giusto. Ma resta quella cifra, inaccettabile, dei 45 mila euro che pendono sulla testa delle giovani generazioni e dei nuovi nati.
Ah, già, ma tanto a guardare la demografia gli italiani non fanno più figli…
Del resto con un padre di famiglia così, che continua a indebitarsi e a buttare soldi dalla finestra (vedi alla voce spesa pubblica inefficiente e clientele), viene da chiedersi con che coraggio i giovani dovrebbero restare in Italia o decidere di mettere su famiglia nel nostro Paese.