Ferrara (Unimpresa): “Soluzione alla crisi è la crescita, non la spesa pubblica

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Ferrara (Unimpresa): “Soluzione alla crisi è la crescita, non la spesa pubblica

Ferrara (Unimpresa): “Soluzione alla crisi è la crescita, non la spesa pubblica

27 Aprile 2022

Mentre la retorica sui giovani e sul futuro galoppa a livelli inesplorati, l’aumento della spesa pensionistica è l’unica costante. Rispetto al Pil, infatti, gli assegni INPS rispetto al totale della spesa passeranno dal 15,7% del 2022 a più del 16% nel trienni 2023-2025. Insieme alla Grecia, siamo i più spendaccioni dell’Unione Europea. Questo è solo il caso più emblematico e sconcertante, forse è arrivato il momento di riconsiderare il modo in cui si porta maggiore benessere ai cittadini. Eppure c’è chi continua a proporre i prepensionamenti e c’è chi è ferreamente convinto che si possa aumentare la spesa pubblica ad libitum.

Stimo per stabilire un infelice record: entro la fine del 2022 la spesa pubblica complessiva supererà quota 1000 miliardi, arrivando a 1008. Nei prossimi anni la situazione non dovrebbe migliorare, visto che nel 2025 si dovrebbero raggiungere addirittura i 1045 miliardi. Negli ultimi trent’anni questo dato è esploso, ma noi siamo cresciuti sempre meno degli altri. Tanto la sinistra quanto i sovranisti dicono che “non era abbastanza”, ma a nessuno passa per la testa che probabilmente era la ricetta sbagliata. Tanto più che nessuno di costoro parla mai in termini di qualità della spesa, ma solo di quantità. Come se la spesa allocata in ricerca o in difesa avesse lo stesso moltiplicatore, che tanto amano, di quella di Quota 100.

Giovanna Ferrara (Unimpresa) auspica un cambio di paradigma

È di un simile avviso anche Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, che ha commentato l’ultimo documento pubblicato dal Centro Studi dell’associazione. Ha definito “inevitabili e condivisibili” le decisioni del governo di intervenire in deficit, aumentando debito e spesa pubblici, per fronteggiare la crisi pandemica. Tuttavia, Ferrara suggerisce di cambiare paradigma: “bisogna puntare sulla crescita economica, non su quella del debito pubblico […], occorre e ristabilire un percorso di risanamento e un sentiero di rientro alla normalità”. Parole sagge che, al contrario dello statalismo, guardano al medio-lungo periodo.