FMI: l’inverno in Europa sta arrivando, Roma e Berlino in recessione

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FMI: l’inverno in Europa sta arrivando, Roma e Berlino in recessione

FMI: l’inverno in Europa sta arrivando, Roma e Berlino in recessione

23 Ottobre 2022

FMI sempre più pessimista sulla situazione economica e finanziaria in Europa nel 2023. Per il Fondo Monetario, l’inverno sta arrivando e non sarà solo una questione di meteo. L’impatto “brutale” dei prezzi dell’energia rallenta la crescita economica e alza la inflazione.

“Questo inverno più della metà dei paesi dell’area euro” sperimenterà una “recessione tecnica con almeno due trimestri consecutivi di contrazione”. Lo dice un rapporto FMI intitolato ‘La nebbia della guerra offusca l’outlook europeo’.

Germania e Italia in recessione

Il report. prevede una recessione tecnica per Germania e Italia, tra gli altri. Con “tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022”.  Per l’Italia, il Fondo Monetario conferma la crescita del 3,2% su quest’anno. Poi il crollo allo 0,2% nel 2023 e il rimbalzo dell’1,3% nell’anno successivo, nel 2024.

“I consumi privati si sono già contratti nel primo trimestre del 2022 in Italia, Spagna e Francia. Nonostante il recupero durante l’estate, è prevedibile che rimangano  deboli nella seconda metà dell’anno”.

Uno stop totale del gas russo insieme a un inverno particolarmente freddo rischiano di peggiorare la situazione. I paesi dell’Europa centrale e orientale rischiano di perdere fino al 3% di Pil.

“Brutale impatto dei costi energetici”

Secondo il responsabile dell’Fmi in Europa, Kammer, le politiche fiscali e monetarie dovranno mitigare il “brutale impatto dei più elevati prezzi dell’energia sulle persone e sulle aziende”.  La “forza, il coordinamento e la solidarietà hanno fatto emergere l’Europa fuori dalla crisi del Covid”.

“Ancora una volta il campito andando avanti è immenso. Ma se gli europei abbracceranno lo spirito della risposta alla pandemia, allora” gli obiettivi potranno essere centrati. Kammer conferma il rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

“Nei paesi avanzati, compresi quelli dell’Eurozona, nel 2023 sarà probabilmente necessaria una politica monetaria restrittiva”. “A meno che l’attività e l’occupazione non si indeboliscano più del previsto, riducendo così significativamente le prospettive di inflazione a medio termine”.