Giovani e tecnologie, per il Corecom importante la prevenzione

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Giovani e tecnologie, per il Corecom importante la prevenzione

Giovani e tecnologie, per il Corecom importante la prevenzione

26 Gennaio 2023

Esiste una relazione causale tra disturbi psichici e uso non corretto delle tecnologie tra i giovani? Quali i rischi e quali le opportunità del web? Se ne è discusso ieri a Roma, presso la  sede della delegazione romana della Regione Lombardia, nel corso di un dibattito che ha analizzato i risultati della ricerca “I giovani e l’utilizzo delle tecnologie”, promossa dal Corecom (Comitato Regionale per le  Comunicazioni) Lombardia e curata da PoliS-Lombardia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca.

“Negli ultimi decenni il progressivo incremento nella pervasività di utilizzo dei dispositivi tecnologici ha fatto emergere interrogativi su come la digitalizzazione impatterà sulla società nel medio e nel lungo termine. Ed è proprio da questi interrogativi che è nata l’esigenza, da parte del Corecom Lombardia, di promuovere questa indagine sistematica e multidisciplinare dalla quale si evince che un uso scorretto e prolungato della rete può portare, soprattutto negli adolescenti, a manifestazioni psichiatriche e vere proprie patologie, come depressione, problemi legati al sonno, comportamenti antisociali e disturbi dell’alimentazione, fino ad arrivare ad una vera e propria dipendenza”, dichiara Marianna Sala, presidente del Corecom Lombardia.

Tecnologie da nemiche ad alleate

I dati evidenziano che il 25% di giovani tra i 14 e 21 anni sviluppano un uso problematico della rete, una percentuale che raggiunge il 68% nella fascia di età 19 – 26. Da qui l’importanza di prendersi cura dei giovani, sia trasferendo loro valori positivi in ambito familiare, sia attraverso interventi di prevenzione volti a educare, anche i genitori, ad un uso consapevole e responsabile della rete. Dopo l’analisi, tramite la revisione della letteratura esistente sul tema, della relazione fra uso della rete e disturbi psichici nei giovani, la seconda parte della ricerca si focalizza sull’impatto dell’uso dello smartphone  sull’apprendimento e sul rendimento scolastico di bambini e adolescenti. Dai risultati, anch’essi basati  sull’analisi della letteratura, emerge che il tempo trascorso davanti allo schermo può avere un impatto negativo sul rendimento scolastico, principalmente perché riduce il tempo che i giovani dedicano ad attività culturalmente rilevanti, come lo studio e la lettura, o che sono essenziali per il benessere psico-fisico, come il sonno e l’interazione sociale. Inoltre, rispetto ai media tradizionali, gli smartphone sono una fonte di distrazione più pervasiva, perché frammentano l’attenzione con una serie di stimoli basati su feedback istantanei, notifiche e ricompense immediate. L’uso dello smartphone risulta invece positivo quando utilizzato per specifici obiettivi didattici e legato a specifici indicatori di apprendimento, soprattutto se sotto la guida dell’insegnante. Per quanto riguarda l’età di acquisizione del primo smartphone, le indagini mostrano un’associazione negativa tra precocità di arrivo dello smartphone e performance scolastiche.

Per offrire una panoramica della complessità del dibattito in corso, l’ultima parte della ricerca dà spazio a una serie di interviste qualitative a esperti nell’ambito di diverse discipline: sociologi, neurologi, psicologi, pediatri e professionisti della comunicazione. L’inchiesta è volta a comprendere le principali idee, i pro e i contro dell’uso delle tecnologie digitali in età di sviluppo e capire se esistono alcuni punti comuni nelle diverse opinioni su vantaggi e rischi dell’uso di tali tecnologie.

La ricerca “I giovani e l’utilizzo delle tecnologie”, la prima in Italia con questa valenza, intende costituire un’utile base conoscitiva, di comprovato valore scientifico, nella definizione di strategie di intervento da parte di scuole ed Istituzioni finalizzati a massimizzare gli effetti positivi del digitale nei confronti delle nuove generazioni. 

Presente all’incontro Paola Frassinetti, sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha dichiarato: “Ringrazio il Corecom Lombardia per aver promosso e realizzato questo lavoro così utile e prezioso. A livello Istituzionale avere a disposizione l’analisi dello scenario attuale, ricca di confronti costruttivi e con dati a supporto, è fondamentale per sviluppare gli  strumenti adeguati ad affrontare una tematica di estrema attualità come l’impatto del digitale sugli studenti. Noi come Ministero abbiamo cercato in questi ultimi anni di dotare le scuole dei rudimenti essenziali per orientare i ragazzi in questo mondo così articolato e in continuo divenire, affidandoci a esperti e a un Osservatorio dedicato”.