
Giuseppe Conte non ha capito che con i NoTriv facciamo il gioco di Putin

05 Novembre 2022
Basta con le trivelle, dice Giuseppe Conte. 5 Stelle e Verdi attaccano il Governo sulle trivellazioni e le nuove concessioni alle aziende petrolifere. Per Conte le trivelle inquinano e il Governo è “servo dei poteri forti”. Niente di nuovo dal fronte NoTriv, che però non offre soluzioni alternative al caro energia.
Per Verdi e Legambiente, inoltre, le risorse energetiche nazionali non sono sufficienti e si esauriranno presto. Non si capisce perché non usarle, però. Il fronte NoTriv ha bloccato tutto per anni, ora si lamenta del fatto che se usassimo tutte le riserve che abbiamo, 90 miliardi di metri cubi di gas, le finiremmo in un anno e mezzo. Il consumo di gas è di 70 miliardi di metri cubi all’anno.
Eppure potremmo aprire alla ricerca di nuovi giacimenti. In ogni caso lo start up energetico nazionale sarà di 2 miliardi e mezzo di metri cubi. Quindi di tempo per sfruttare i giacimenti nazionali ce n’è. Se mai va fatta un’altra considerazione.
Se fossimo partiti con una nuova politica energetica sfruttando le risorse nazionali negli anni scorsi ora non dovremmo correre. Ma il fronte del No alle trivelle, Giuseppe Conte e i 5 Stelle, la sinistra, tanti che ora governano ma prima blandivano i NoTriv, ci ha consegnato a Putin. Finché la bolla green che ci vendevano è scoppiata. Ora si corre ai ripari. Speriamo che dopo le trivelle si riapra, subito, la battaglia per il Sì al nucleare.