
Gli asili, le aziende e una visione nuova del welfare aziendale

28 Settembre 2023
I dati Ocse mostrano come in Italia vi sia un ritardo nella offerta dei servizi di prima infanzia per le famiglie. I bambini di due anni iscritti a questi programmi educativi sono solo il 13%. Pesa l’inverno demografico ma anche l’assenza di strutture per l’infanzia, a differenza dei forti investimenti che negli ultimi decenni sono stati fatti in questo settore da altri Paesi come la Francia e la Svezia.
Il Pnrr ha destinato 5 miliardi di euro per creare circa 260mila nuovi posti negli asili, ma i problemi per l’Italia restano i soliti, burocrazia e ritardi bloccano i processi di rinnovamento. L’idea del Governo di puntare su asili nido distrettuali con orari flessibili per i dipendenti e incentivi alle aziende coinvolte in queste strutture, potrebbe essere una soluzione per aumentare l’offerta rivolta alle famiglie. Servirebbe anche a ridurre il gender gap, incrementando la occupazione femminile.
L’obiettivo è sostenere le donne al lavoro, nella convinzione che un aumento della occupazione femminile servirebbe anche ad aumentare il PIL del Paese. Il governo sta prendendo in considerazione anche diverse altre misure nella prossima legge di bilancio, tra cui l’allargamento dei massimali previsti per i fringe benefit, sgravi fiscali e incentivi all’assunzione in particolare per i giovani, le donne e i Neet (i giovani che non hanno un’istruzione, un impiego o una formazione).
Sono misure che mirano a incoraggiare la crescita economica e a sostenere i lavoratori con famiglia, pur nella consapevolezza che quest’anno la cinghia sarà stretta. Investire negli asili nido di quartiere e su una maggiore flessibilità del lavoro è strategico se si vuole mettere a terra un welfare davvero in grado di sostenere i trend demografici.
L’idea è appunto di favorire da una parte l’occupazione femminile creando opzioni flessibili di assistenza all’infanzia e dall’altra di offrire incentivi alle aziende pronte a mettersi in gioco nella realizzazione di queste strutture, sia creandole all’interno della azienda sia in convenzione con le strutture esterne. Migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata è fondamentale per invertire i trend demografici negativi del nostro Paese e promuovere la crescita economica.