Gli straordinari numeri della meccanica strumentale in Italia

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Gli straordinari numeri della meccanica strumentale in Italia

Gli straordinari numeri della meccanica strumentale in Italia

11 Giugno 2022

Il 2021 è stato un grande anno per la meccanica strumentale italiana che ha ottenuto risultati molto positivi. I dati elaborati da Federmacchine presentano addirittura incrementi a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici. “Archiviato il 2020 flagellato dallo scoppio della pandemia, quest’anno le imprese italiane del bene strumentale sono state protagoniste di una performance davvero eccezionale. Al punto che i dati di chiusura di anno appena presentati risultano decisamente superiori alle stime elaborate nel luglio scorso”, ha spiegato Giuseppe Lesce, presidente di Federmacchine.

I numeri straordinari della meccanica strumentale

Il fatturato del comparto ha raggiunto un valore di 50,4 miliardi di euro, registrando un incremento del 21,6% rispetto al 2020. Così non è stato solo recuperato il terreno perso durante la pandemia, ma è stato addirittura superato il record del 2018. Le esportazioni sono tornate ai livelli pre-pandemici, in virtù di una crescita del 18,1% pari a 32,9 miliardi di euro. L’import, invece, si è attestato a 9,6 miliardi di euro, il 31,7% in più nel confronto con l’anno in cui è iniziata la pandemia.

Risultati brillanti anche in termini di consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, la crescita del 28,6% rispetto al 2020 ha permesso di toccare i 17,5 miliardi di euro. La domanda del mercato domestico è salita del 29,7%: raggiunta per la prima volta quota 27,2 miliardi di euro. 

“Il mercato italiano, sostenuto dagli incentivi 4.0, ha premiato la nostra offerta facendo volare il dato delle consegne dei costruttori e incentivando anche le importazioni. Ne deriva – ha asserito Lesce – un’industria manifatturiera certamente più competitiva rispetto al passato, poiché dotata di tecnologie recenti e larga maggioranza digitali e interconnesse”.

I timori per la guerra

“Purtroppo – ha continuato il presidente di Federmacchine – il contesto di instabilità provocato dallo scoppio e dal prolungamento della guerra tra Russia e Ucraina rende tutta l’attività delle imprese decisamente più complessa. In questa situazione garantire continuità alle politiche di sostegno allo sviluppo attualmente operative è la prima risposta per rassicurare le imprese affinché proseguano con i propri piani di investimento, evitando così lo stallo del mercato e l’arresto dei consumi”.

Il costo delle materie prime resta un problema

L’inflazione e i costi crescenti delle materie prime preoccupano tutti, inclusi gli operatori della meccanica strumentale. Per questo motivo Lesce lancia un appello. “Chiediamo un intervento immediato per la costituzione di un tavolo di lavoro con Ministero Sviluppo Economico e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per la definizione di nuovi canali di approvvigionamento delle materie prime in alternativa a quelli abitualmente utilizzati e ora interrotti dalla situazione contingente. Così come chiediamo – conclude – che siano calmierati i costi dell’energia per i cittadini e per le imprese”.