Google licenzia 12mila dipendenti e sfida ChatGPT
21 Gennaio 2023
Tempi difficili per Google che licenzia 12mila dipendenti e richiama i fondatori Page e Brin per fronteggiare ChatGPT. La piattaforma di linguaggio generativo sviluppata da OpenAI di Elon Musk. Google la conosciamo tutti. La multinazionale tecnologica americana specializzata in servizi e prodotti relativi a Internet, come motori di ricerca, pubblicità online, cloud computing, software e hardware. Larry Page e Sergey Brin hanno fondato Google nel 1998 mentre studiavano alla Stanford University in California.
Sundar Pichai, lettera di licenziamento ai dipendenti sul blog Google
I licenziamenti di massa decisi da Google sono solo l’ultimo capitolo di una potente ristrutturazione del personale in atto dentro Big Tech. Dopo gli stravolgimenti che questo settore industriale ha affrontato nell’era dalla pandemia da COVID-19. Il CEO del gigante della Silicon Valley, Sundar Pichai, ha condiviso la notizia dei licenziamenti venerdì scorso in un’e-mail allo staff che è stata anche pubblicata sul blog di notizie dell’azienda.
Pichai sostiene di aver assunto questa decisione per affrontare “periodi di crescita drammatica” negli ultimi due anni. Una “realtà economica diversa da quella che affrontiamo oggi”. Pichai ha aggiunto che i licenziamenti riflettono una “revisione rigorosa” della politica industriale che Google ha svolto per aree e funzioni del prodotto. Intanto c’è una nuova minaccia per il gigante di Mountain View. ChatGPT.
La sfida di ChatGPT (e di Elon Musk)
ChatGPT è un modello di linguaggio generativo sviluppato da OpenAI. Una finestra, simile a quella mitica di Google dove cerchiamo risposte, ma che può generare testo in modo autonomo, in base ai “prompt” forniti dall’utente. ChatGPT viene comunemente utilizzata per la generazione di testo, la risposta alle domande e la conversazione. Cresce come diffusione in tutto il mondo.
ChatGPT è un prodotto di OpenAI, la azienda di intelligenza artificiale con sede negli Stati Uniti fondata nel 2015 da Elon Musk, Sam Altman, Greg Brockman e Ilya Sutskever. L’obiettivo di OpenAI è sviluppare tecnologie avanzate di intelligenza artificiale in modo responsabile. Condividendo i risultati della ricerca con la comunità scientifica e il mondo in generale.
Intelligenza artificiale applicata alla scrittura
OpenAI è nota per aver sviluppato alcuni dei modelli di linguaggio generativo più avanzati al mondo, tra cui GPT-3. Secondo la rivista The Verge, Google sta letteralmente impazzendo per la concorrenza di ChatGPT. Il New York Times riporta questa notizia: i fondatori di Google Page e Brin hanno discusso la risposta da dare a ChatGPT, ovvero lanciare oltre 20 prodotti AI nel 2023. Inclusa una demo della propria chatbot di ricerca.
Google ha affermato che le priorità della sua chatbot saranno “ottenere fatti corretti, garantire la sicurezza e sbarazzarsi della disinformazione”. L’obiettivo è di affrontare la questione della intelligenza artificiale che risponde dando informazioni errate a domande chiare. Google sta anche lavorando a una revisione dei processi legati alle proprie tecnologie di AI per verificare se queste ultime funzionano in modo equo ed etico.