Greco, direttore del Museo Egizio: “Torniamo a parlare di fatica, non esiste il successo immediato”

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Greco, direttore del Museo Egizio: “Torniamo a parlare di fatica, non esiste il successo immediato”

Greco, direttore del Museo Egizio: “Torniamo a parlare di fatica, non esiste il successo immediato”

07 Giugno 2022

Per seguire il suo sogno di egittologo ha lavorato anche come portiere di notte. A raccontarlo in un’intervista al Corriere della Sera è Christian Greco, 38 anni, direttore del Museo Egizio di Torino, il più antico al mondo. “Fu del tutto casuale – spiega – ero già in Olanda e cercavo dei lavoretti per mantenermi”.

Greco definisce l’esperienza “molto formativa” e sottolinea il percorso che lo ha portato a capo di uno dei musei più importanti del mondo, ad un’età in cui in Italia spesso si viene considerati “troppo giovani”. Partito per l’Olanda per un Erasmus, Greco non parlava olandese ma lo imparò in poche settimane, per poter seguire i corsi universitari e dare forma alla sua passione per la storia dell’Egitto.

“Credo – sottolinea il direttore del Museo Egizio – che vada comunicato di più che non esiste il successo immediato, nessuno parla più di fatica. A me fa piacere ricordare che il primo lavoro pagato da egittologo l’ho avuto a 34 anni e che per raggiungere un obiettivo bisogna faticare ogni giorno. E non è nemmeno detto che arrivi”.

E per il futuro un sogno: “l’ingresso gratuito, come al British Museum. Ci stiamo già pensando magari per il bicentenario”.