I rigassificatori bloccati a Piombino e Gioia Tauro aiutano Putin

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I rigassificatori bloccati a Piombino e Gioia Tauro aiutano Putin

I rigassificatori bloccati a Piombino e Gioia Tauro aiutano Putin

20 Ottobre 2022

Ieri è arrivato l’okay da Ravenna, il rigassificatore si farà. È una buona notizia, soprattutto perché la scelta è stata presa da tutte le forze politiche, ma non basta. Secondo Claudio Descalzi, Ad di Enel, “abbiamo un terzo dei rigassificatori che ci servono e dobbiamo aumentare la capacità di stoccaggio”.  Il momento è critico, anche perché le forniture di gas dalla Russia sono destinate ad azzerarsi e dobbiamo trovare un’alternativa. Peccato che ci troviamo a raccontare le storie dei rigassificatori di Piombino, uno dei punti su cui è caduto il governo Draghi, e di Gioia Tauro, bloccato da dieci anni.

Rigassificatori? 3mila manifestanti contro a Piombino

La composizione del fronte del no a Piombino è variegata, copre praticamente tutto l’arco costituzionale. Insieme a Verdi e Movimento 5 Stelle, troviamo anche il sindaco di Fratelli d’Italia. Capofila NIMBY della città, sembra deciso a non lasciar correre creando più di qualche problema a Giorgia Meloni, invece favorevole all’impianto. Se poi la Soprintendenza inizia a questionare pure sul colore della nave, i comitati del no, ovviamente, sguazzano nella propaganda NIMBY.

Oggi si sono presentati in più di tremila in piazza, per opporsi ancora una volta agli impianti che ci possono rendere meno dipendenti dalla Russia. Putiniani sotto mentite spoglie? Forse, ma non solo. “Siamo più di 3mila, questa è la risposta dei piombinesi contro l’arroganza del commissario Giani che non ci ha voluto incontrare. Giani dimettiti. Piombino non molla, Giani faccia quel che vuole, giù le mani dalla nostra città”, queste il comunicato dei manifestanti della cittadina livornese.

‘Se la nave arriverà bloccheremo la città. E’ una manifestazione trasversale, qui c’è l’anima di Piombino, e i politici non hanno capito niente. Non ci fermeremo qui, la nostra è una risposta alla Regione e al Governo”. Una bella gatta da pelare per il governo che verrà, ma non si può ignorare che si tratta di una questione di interesse nazionale. Già troppo tempo è stato perso.

Gioia Tauro, dove il ritardo è di dieci anni

Visto che l’Italia è la repubblica del “senno del poi”, non si può non parlare dell’assurdo caso di Gioia Tauro. Nella cittadina calabrese sono addirittura dieci anni che il progetto è sospeso. Come riporta il Sole 24 Ore, il problema è che “non ne è stata dichiarata l’indifferibilità, l’urgenza e la strategicità”. Assurdo, soprattutto considerato che l’infrastruttura potrebbe processare da 12 a 16 miliardi di Gnl ogni anno.

Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ioni, leva anche dal campo le obiezioni che sicuramente arriveranno sul rilancio del rigassificatore. “Il progetto prevede l’accosto esterno al porto di Gioia Tauro e quindi la realizzazione dell’Infrastruttura non ne intaccherebbe l’operatività. Anzi – spiega Agostinelli – con la previsione di collegare all’impianto una piastra del freddo […], si potrebbe finalmente realizzare un grosso insediamento industriale per l’agroalimentare e arrivare all’apertura e alla chiusura dei container”.

Antonio Gozzi, presidente di Federacciai: “l’Italia si batta per il gas”

Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, intervistato da ll Giornale, ha avvertito “L’Italia deve certamente giocare una partita europea ma anche pensare a se stessa. Noi per il gas siamo in una posizione straordinaria del punto di vista geografico perché nel mezzo di un mare di gas che è il mediterraneo con riserve enormi, e abbiamo le tecnologie per fare in modo che l’utilizzo di gas sia decarbonizzato e dobbiamo assolutamente lavorare per continuare a sviluppare queste tecnologie”. Gozzi invita il futuro governo a battersi a Bruxelles: “dobbiamo fare una battaglia in Europa cosi come la Francia è riuscita ad imporre nella tassonomia il nucleare di quarta generazione”. I rigassificatori servono, ora e non solo.