
Il futuro del settore ferroviario italiano

30 Marzo 2023
Un’importante svolta per il settore ferroviario italiano è stata annunciata dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, durante una recente audizione alla commissione Trasporti della Camera. I due contratti di programma per il periodo regolatore 2022-2026, che riguardano investimenti e servizi nel settore, sono stati firmati lo scorso dicembre, dando il via a un nuovo capitolo per le ferrovie italiane.
13 miliardi di euro per la realizzazione di opere strategiche
Come previsto dal Pnrr, 13 miliardi saranno stanziati per iniziative ritenute fondamentali dalle commissioni parlamentari, Regioni e stakeholders. Tra queste, 5 miliardi di euro saranno destinati all’adeguamento degli standard di alta velocità e alta capacità della linea Adriatica.Il piano prevede inoltre un aumento dell’impegno finanziario per la manutenzione straordinaria, con un volume programmato annuo di 2,2 miliardi di euro per il periodo 2022-2026. Il viceministro Rixi ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione agli investimenti al Sud e alla velocizzazione delle realizzazioni attraverso l’attività dei commissari nominati dal governo.
Al centro la collaborazione tra il governo e le Regioni
L’obiettivo è di ascoltare le esigenze dei territori e definire una strategia nazionale compatibile con le diverse realtà locali. In tal senso, il viceministro ha affermato che tutte le Regioni sono state coinvolte in un processo di consultazione inedito, evitando decisioni calate dall’alto e assicurando un’implementazione più efficiente delle infrastrutture e dei servizi ferroviari. Tuttavia, l’attuazione di questi progetti non è esente da sfide. Rixi ha evidenziato che Rete Ferroviaria Italiana (RFI) si trova a gestire progetti con regole e normative differenti, il che richiede un coordinamento quasi mensile per monitorare lo stato delle opere e i possibili ritardi causati da problemi di approvvigionamento o autorizzazioni.
Fattori di incertezza
L’attuale situazione internazionale e l’aumento dei costi dei materiali e delle materie prime rappresentano ulteriori fattori di incertezza. Il Gestore ha evidenziato che queste dinamiche potrebbero far aumentare le previsioni programmatiche della spesa per la manutenzione straordinaria, passando dai 2,22 miliardi di euro contrattualizzati a un valore stimato di 2,8 miliardi. A tal proposito, il viceministro ha dichiarato che si stanno discutendo due schemi di aggiornamento per il 2023 dei contratti, al fine di contrattualizzare le risorse finanziarie previste dalla legge di bilancio 2023 e far fronte a queste eventualità.
Rixi ha inoltre sottolineato l’importanza di prevedere un recupero nelle future leggi di spesa e di monitorare attentamente l’evoluzione del contesto economico. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, l’esigenza di ulteriori finanziamenti di parte corrente è stata quantificata in 670 milioni di euro nel periodo 2023-2026, di cui 100 milioni per l’annualità in corso. Si prevede di coprire queste spese con le prossime leggi di spesa.
In questo quadro complesso, la collaborazione tra governo, Regioni e gli attori coinvolti nel settore ferroviario riveste un ruolo cruciale. Il nuovo approccio partecipativo e l’attenzione alle specificità territoriali permettono di orientare gli investimenti in maniera più efficace, tenendo conto delle priorità e delle esigenze locali.
Il futuro del settore ferroviario italiano
Una maggiore attenzione alle esigenze locali, la collaborazione tra diversi livelli istituzionali e la realizzazione di progetti ambiziosi e strategici rappresentano il futuro del settore. I due contratti di programma per il periodo regolatorio 2022-2026, che prevedono investimenti e miglioramenti dei servizi, rappresentano un’importante svolta per le ferrovie italiane.
L’attuazione di questi progetti richiederà un’attenta gestione delle risorse, un costante monitoraggio dei progressi e un’efficace risposta alle sfide poste dal contesto economico e dalla situazione internazionale.
Tuttavia, l’approccio partecipativo e la collaborazione tra governo, Regioni e stakeholders, uniti all’attenzione alle esigenze dei territori, rappresentano un importante passo avanti verso un sistema ferroviario italiano più efficiente, sicuro e resiliente. Se da un lato il percorso verso un’infrastruttura ferroviaria all’avanguardia e in grado di rispondere alle esigenze del Paese è ancora lungo e complesso, dall’altro la volontà di coinvolgere le realtà locali e di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni sembra delineare un orizzonte promettente per il settore.
Rinnovamento e crescita
La modernizzazione delle infrastrutture e l’ottimizzazione dei servizi sono elementi chiave per favorire la mobilità sostenibile e aumentare la competitività del Paese nel panorama europeo e globale. Gli investimenti previsti nei contratti di programma 2022-2026 sono un segnale tangibile dell’impegno delle istituzioni a migliorare il sistema ferroviario nazionale, nonostante le incertezze e le sfide che si pongono lungo il cammino.
Sarà fondamentale continuare a monitorare l’evoluzione del settore e adattare le strategie e gli investimenti alle necessità che emergeranno nel corso degli anni. Solo in questo modo, il settore ferroviario italiano potrà garantire un servizio all’altezza delle aspettative dei cittadini e delle imprese, contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica del Paese.
Nuove prospettive per il settore ferroviario
In definitiva, il futuro del settore ferroviario italiano si preannuncia ricco di sfide e opportunità. La collaborazione tra governo, Regioni e gli attori coinvolti nel settore, unita all’attenzione alle specificità territoriali e alle esigenze locali, costituisce un solido punto di partenza per affrontare con successo le trasformazioni in atto e costruire un sistema ferroviario all’avanguardia, al servizio del Paese e dei suoi cittadini.
In questa prospettiva, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, sottolinea l’importanza di un’azione sinergica tra le diverse autorità coinvolte, mettendo in evidenza il valore dell’inclusione e della concertazione nella definizione delle politiche di intervento.
L’impegno a monitorare attentamente l’evoluzione del contesto economico e adeguare, se necessario, le risorse stanziate permetterà di affrontare con maggiore flessibilità le sfide che si presenteranno nel futuro. Inoltre, il settore ferroviario italiano avrà un ruolo cruciale nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione delineati dal governo e dall’Unione Europea. Investimenti nelle infrastrutture e nei servizi ferroviari possono contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 e al raggiungimento degli obiettivi climatici, promuovendo un modello di mobilità più sostenibile e in linea con gli impegni assunti a livello internazionale.