
Il mismatch tra la domanda e l’offerta di lavoro è anche la conseguenza di politiche sbagliate

09 Gennaio 2023
La difficoltà a reperire i profili professionali richiesti dalle imprese nel mercato del lavoro, aumentata di 11 punti nel corso dell’ultimo anno, è il sintomo di una malattia grave del nostro mercato del lavoro e dell’uso distorto delle risorse derivanti da politiche sbagliate che hanno concorso ad aumentare il sottoutilizzo delle risorse umane.
Un fenomeno destinato ad aggravare nella condizione di un incremento degli investimenti tecnologici e della tendenziale decrescita della popolazione in età di lavoro già in corso da alcuni anni.
Purtroppo le dinamiche della domanda e offerta di lavoro continua ad essere interpretato con gli approcci culturali orientati a rafforzare l’utilizzo dei sussidi assistenziali per far fronte ad un presunto aumento dei licenziamenti a valle del blocco amministrativo adottato durante la pandemia Covid.
È del tutto impensabile ritenere che l’inversione di tendenza possa avvenire potenziando il ruolo dei servizi pubblici per l’impiego in assenza di un cambiamento degli approcci culturali e un utilizzo diverso delle risorse disponibili con un concorso attivo, e contributivo, delle parti sociali rivolto a ridimensionare il divario tra la domanda e l’offerta di lavoro con investimenti massicci nella direzione di migliorare le competenze e a premiare i comportamenti attivi delle persone che cercano lavoro.
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