Il Pil che rallenta è una sfida per l’economia italiana

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Il Pil che rallenta è una sfida per l’economia italiana

Il Pil che rallenta è una sfida per l’economia italiana

02 Settembre 2023

Istat nel suo ultimo aggiornamento indica che l’Italia si trova alle prese con un rallentamento del PIL. Se a luglio il Fondo Monetario Internazionale aveva previsto che l’Italia sarebbe stata in testa alla crescita economica dell’Eurozona nel 2023, gli ultimi dati tendono ad andare in controtendenza. Nel secondo trimestre del 2023, il PIL italiano ha registrato un calo dello 0,4%, allontanandosi dalla traiettoria positiva osservata dal settembre 2022. La flessione delle performance economiche italiane è peggiore delle stime precedenti di Istat.

L’impatto negativo è più pronunciato nel settore delle costruzioni, dove si è registrata una contrazione del 3,2%. Diminuiscono gli investimenti e i consumi interni. Di conseguenza, la crescita per il 2023 viene rivista al ribasso dallo 0,8% allo 0,7%. Questi indicatori economici non sono isolati ma si intrecciano con diversi altri fattori da considerare. L’occupazione italiana ha segnato un primo stop a luglio, anche se mantiene un trend positivo rispetto allo stesso mese del 2022, con un aumento di 362 mila posti di lavoro. La fiducia delle imprese ad agosto ha registrato un calo.

Tutto questo va incrociato con questioni più ampie, come la gestione monetaria della Banca Centrale Europea, il rallentamento dell’economia tedesca e l’imminente legge di bilancio di competenza del governo. Nonostante questi ostacoli, l’Italia mantiene una relativa stabilità nei mercati finanziari e lo spread resta sotto controllo. Fattori congiunturali esterni come il conflitto in corso in Ucraina e interni come il rallentamento economico in Emilia-Romagna a causa delle alluvioni esercitano il loro peso sulle nostre prospettive economiche.

L’economista Nouriel Roubini, intervenuto a Cernobbio, pur esprimendo preoccupazione per un rallentamento globale della economia ha fatto capire che non dovrebbe trattarsi di una recessione profonda, in linea con le recenti dichiarazioni della Banca Centrale Europea. Ancora una volta siamo davanti a una sfida economica per l’Italia. La ricetta per tenere la barra dritta in un clima di incertezze è nota: aumentare gli investimenti, sfruttare il Pnrr, ridurre la pressione fiscale, tenere i conti in ordine e tagliare le unghie al debito.