
Lunga vita al Salone del Mobile, fiore all’occhiello del Made in Italy

06 Giugno 2022
Domani riapre il Salone del Mobile a Milano, vetrina del Made in Italy in tutto il mondo. La più importante fiera mondiale legata al mondo dell’arredamento e del design, settore che coinvolge ben 70 mila imprese, ritorna dopo un anno in sordina. Oltre all’edizione 2020 annullata per Covid, infatti, quella del 2021 fu molto limitata a causa delle restrizioni. L’entusiasmo è tanto, così come i turisti che già hanno invaso la città: negli alberghi sono già pieni all’80%.
I numeri del Salone del mobile e del Made in Italy
L’evento a Fiera Milano Rho, che si svolge da martedì 7 a domenica 12 giugno, ospiterà ben 2.173 espositori. Tra questi, 600 sono giovani designer del SaloneSatellite e 410 sono aziende estere. Nell’occasione si terranno la Biennale di Cucina, che vanta 124 espositori, e quella del Bagno che ne conta 186. I buyer che arrivano dagli USA, ma anche da Arabia Saudita, India, Estremo Oriente, a riprova del fatto che è un evento di rilevanza internazionale.
L’arredamento made in Italy è cresciuto dell’11% nel 2021 e nel primo trimestre del 2022 sta confermando i buoni risultati. Confrontandolo con quello dell’anno precedente, si registra un aumento del+24,5%. Il risultato è ottimo anche perché la performance non solo trainata dall’export, ma anche il mercato interno ha fatto il suo crescendo del +27,2. Si parla di un fatturato complessivo di più di 26 miliardi di euro.
La sostenibilità al centro
La sostenibilità delle imprese è un tema sempre più sentito, non è un caso che stia avendo un ruolo di primaria importanza anche in moltissime fiere. Al Salone del Mobile, tra le altre cose, si potrà visitare Design with Nature, un progetto sviluppato insieme all’architetto Mario Cucinella. L’economia circolare e il riuso sono il focus del padiglione 15. Il condivisibile concetto di fondo è che la città diventi “riserva” del futuro, dove trovare gran parte delle materie prime utili alla costruzione.
I timori per la guerra in Ucraina
Il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, teme che questo trend possa essere ostacolato dalle conseguenze dell’invasione russa. “Incide in modo molto importante sul fronte dell’import di legname che – spiega Feltrin – arriva quasi esclusivamente proprio da quei territori, come la betulla”.