
Intesa Sanpaolo punta sulla cybersecurity di Israele

18 Luglio 2022
di Redazione
Coro e Cyberint sono le due aziende israeliane innovative, specializzate nella cybersecurity, che riceveranno investimenti dal fondo Neva First. Parliamo di una società controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center. La banca si conferma quindi finanziatrice di progetti tecnologicamente avanzati, ancora una volta in un settore centrale per il Pnrr.
Cosa fanno Coro e Cyberint
Coro ha realizzato una piattaforma all-in-one basata su un proprio motore di Intelligenza Artificiale. In questo modo è possibile rilevare i principali attacchi informatici: malware, ransomware, phishing e bot. Inoltre, è in grado di assicurare una mitigazione automatica delle minacce pur senza interazione umana.
Cyberint, invece, sviluppa soluzioni di Threat Intelligence, Attack Surface Monitoring e Digital Risk Protection. Le aziende che ne usufruiscono posso così tutelarsi dalle minacce informatiche forti del controllo ad ampio spettro sull’esposizione ai rischi esterni.
Neva punta su Israele
Per quanto la riguarda l’innovazione, Israele è da sempre un hub di riferimento. Non stupisce, infatti, che a partire da gennaio 2022 Neva abbia già investito più di 20 milioni di euro nel Paese. Si tratta di cinque start-up di settori eterogenei. Oltre alla cybersecurity, ha puntato sull’IT grazie a vFunction, sul Quantum Computing tramite Classiq, e, infine, sull’Agri-Foodtech mediante Seed-X.
Neva collabora con i principali fondi di venture capital per investire nelle startup di origine israeliana che possono imprimere una svolta positiva all’economia italiana, ma anche importanti ritorni d’investimento per gli investitori dei fondi. “Diamo impulso all’economia italiana attraverso l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche e favoriamo il business development sia delle startup estere sia delle imprese del nostro Paese, in particolare negli ambiti incentivati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ha dichiarato Luca Remmert, Presidente di Neva SGR.