Ita e Tim, il ministro Giorgetti va avanti

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600


Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Ita e Tim, il ministro Giorgetti va avanti

Ita e Tim, il ministro Giorgetti va avanti

28 Gennaio 2023

“Credo che ragionevolmente i tempi che ci siamo dati siano quelli di due mesi, massimo”. Così il ministro dell’Economia Giorgetti dopo la firma della lettera di intenti con Lufthansa. La lettera apre la trattativa per la vendita di una quota di minoranza di Ita.

“C’è una trattativa in esclusiva, il giudizio si dà alla fine”, aggiunge Giorgetti durante un evento Lega a Milano. Lufthansa dovrebbe investire tra 250 e 300 milioni con un aumento di capitale per rilevare una quota del 40% e poi salire al 100% della compagnia italiana.

Lufthansa guarda al Nord ma può investire anche sull’hub Fiumicino. Ma chiede lo scudo legale, per proteggersi dalle cause legali legate al fallimento Alitalia.

Una operazione, Ita, di grande importanza per il Governo. Dopo anni in cui Alitalia prima, poi Ita, sempre in perdita, hanno letteralmente divorato risorse pubbliche senza che si sia riusciti ad avere in vettore nazionale competitivo sui cieli globali.

Più tempo per Tim, aggiunge Giorgetti, “quando arriverà,” una eventuale offerta e “se arriverà, la valuteremo”. Il ministro dice che il Mef segue la vicenda Tim da ‘azionista’. Rispetto a Ita, Tim è “una situazione complessa perché ci sono più interlocutori, più azionisti e un’autorità di regolazione”.

“Però l’obiettivo è sempre fare l’interesse generale, quindi serve riflessione, discussione. Purtroppo è un tema che nel corso degli anni si è sempre più ingarbugliato e complicato”, spiega il ministro parlando a margine di un evento della Lega a Milano.

Durante la discussione sulla legge di bilancio, Giorgetti aveva detto che il controllo pubblico sulla rete tutela l’interesse del Paese. Insomma avanti con prudenza, con la potenziale acquisizione di Telecom Italia, Tim, da parte di Cassa Depositi e Prestiti (CDP). C’è ancora da discutere.