Lo spirito delle popolari è vivo e vegeto, i premi a PopSondrio lo dimostrano
19 Aprile 2022
Lo scorso 29 dicembre la storia della Banca Popolare di Sondrio è cambiata. L’assemblea dei soci ha deliberato la trasformazione della banca da società cooperativa per azioni in società per azioni. Con larga maggioranza, la banca si è quindi adeguata alla controversa riforma delle popolari voluta dal governo Renzi nel 2015.
Il solido legame con il territorio
Proprio la forte identità della banca, espressione della lunga storia del credito popolare e dell’attaccamento al territorio valtellinese, aveva spinto la dirigenza a rinviare il più possibile questa decisione, provando anche a opporsi per via giudiziaria, in Italia e a livello europeo. Non è andata così, ma in occasione della cerimonia MF BanKing Awards 2022 i valori fondanti della Popolare di Sondrio sono stati ancora una volta riconosciuti.
La Bps ha infatti ricevuto due riconoscimenti: il premio Guido Carli Elite 2022 e il Best Banks. Il primo è frutto del profondo legame con il territorio nel corso dei 150 anni di attività della banca. Il conseguimento del secondo, invece, è dipeso dall’eccellente performance in borsa nell’ultimo anno. Sono stati così riconosciuti e confermati i valori fondanti della banca: efficienza gestionale e radicamento territoriale.
Il rinnovamento del CDA
Il 5 aprile è scaduto il termine ultimo per depositare le liste per l’elezione dei cinque amministratori per il triennio 2022/2024. Quindi, in previsione dell’assemblea dei soci in programma il 30 aprile prossimo, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la composizione della lista di candidati.
Ci sono due schieramenti: uno presentato da Assogestioni e uno appunto dal CDA della Banca Popolare di Sondrio. È rilevante notare che Insieme per la Popolare, l’Associazione di piccoli azionisti costituita di recente, sostiene la lista presentata dal CDA, che vorrebbe confermare l’attuale presidente Venosta.
Dietro Assogestioni, invece, ci sono i fondi. Nella contesa elettorale potrebbe essere decisivo il posizionamento di Unipol. Il gruppo assicurativo di Marco Cimbri detiene circa il 9% ed è stato sempre in linea con le scelte dell’istituto, forse anche a causa della simile estrazione dal mondo della cooperazione.
Ancora una volta la Banca Popolare di Sondrio è tesa tra tradizione e futuro, prospettive che probabilmente l’istituto concilierà per continuare a garantirsi l’indiscusso prestigio di cui gode. I premi ricevuti recentemente ne sono l’ennesima conferma.