La produzione industriale in Lombardia non si ferma, “serve price cap”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600


Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

La produzione industriale in Lombardia non si ferma, “serve price cap”

La produzione industriale in Lombardia non si ferma, “serve price cap”

28 Luglio 2022

La produzione industriale in Lombardia nel secondo trimestre continua a crescere (+1,6%). Nonostante la congiuntura nazionale e internazionale sfavorevole, tra postpandemia, inflazione ed economia di guerra. Il sistema industriale e produttivo lombardo mette il segno più anche nell’ultimo trimestre. Dimostrando la sua forza, la flessibilità e la capacità di adattarsi alle crisi. Compresa la difficoltà delle aziende nel trovare professionisti.

“Traino di questa performance sono ancora una volta gli ordini esteri che compensano un mercato interno fermo. Il dato di crescita congiunturale della produzione industriale è comunque il più debole degli ultimi sei trimestri. Gli indici di fiducia PMI in discesa sono preambolo di un forte rallentamento dell’economia lombarda nell’immediato futuro”, sottolineano da Confindustria Lombardia.

Dunque tira l’estero (+1,3%). Le aziende artigiane manifatturiere segnano una crescita della produzione del +2,3% congiunturale (+8,7% su base tendenziale). Il manifatturiero tiene il ritmo di crescita dello scorso trimestre per il dato nazionale (+1,2%) mentre per i mercati esteri si ferma a un +0,5%.

Gli imprenditori lombardi chiedono con forza il price cap sul gas. “Prima di discutere di razionamenti e tagli lineari ai consumi, rinnoviamo l’invito a introdurre celermente un tetto al prezzo del gas, auspicabilmente a livello europeo ma procedendo a fissare un price cap nazionale qualora la via europea non fosse praticabile. A un anno dall’inizio della corsa dei prezzi dell’energia va ricordato che le imprese italiane pagano costi maggiori rispetto ai competitor europei”.