La rivoluzione del 6G

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La rivoluzione del 6G

La rivoluzione del 6G

08 Settembre 2024

Prepariamoci a dire addio al buffering e alle connessioni degne di un bradipo. Il futuro delle reti wireless è alle porte, anzi bussa con prepotenza. Tutti abbiamo presente gli interminabili minuti passati a fissare la rotellina che gira mentre Netflix si prende il tempo necessario per caricare il nostro episodio della serie preferita. Con il 6G, questi momenti zen di meditazione forzata potrebbero essere presto solo un ricordo. Proviamo a immaginare di poter scaricare un’intera stagione di Stranger Things in meno tempo di quanto impiegheremmo a scegliere cosa mangiare per cena. Fantascienza? Forse, ma gli scienziati ci stanno lavorando su.

Un team internazionale di cervelloni ha appena sfornato un chip di silicio talmente piccolo che, per vederlo, servirà una lente d’ingrandimento, e questo gioiellino tecnologico potrebbe raddoppiare la capacità delle reti wireless, avvicinandoci all’età dell’oro del 6G. Stiamo parlando di onde terahertz, una specie di autostrada a sei corsie dei dati, laddove noi, poveri mortali, siamo ancora inchiodati nella corsia lenta del 4G e del 5G. Queste onde, appunto, promettono velocità tali da far sembrare il nostro Wi-Fi un bradipo. Questo chip in silicio, più piccolo di un chicco di riso, avrebbe il potenziale di rivoluzionare le telecomunicazioni.

Questo dispositivo potrebbe rivelarsi anche incredibilmente versatile. Non solo promette di rendere più efficiente la comunicazione terahertz, ma potrebbe aprire la strada a un mondo di nuove applicazioni, nella realtà aumentata, nella realtà virtuale, nell’uso di visori e altri oggetti digitali. Le possibilità sono, come si suol dire, infinite. Certo, le onde terahertz hanno i loro limiti, quindi, per ora, niente streaming olografici in salotto. Ma i ricercatori sono fiduciosi che col tempo, con qualche aggiustamento qua e là, questi ostacoli saranno superati. La rivoluzione terahertz dunque non è un sogno lontano.

Gli scienziati prevedono che entro uno o due anni, inizieremo a vedere le prime applicazioni pratiche di questa tecnologia. E chissà, magari il prossimo dispositivo che acquisteremo sarà il precursore di un mondo in cui la realtà virtuale, la chirurgia a distanza e le chiamate olografiche diventeranno parte della nostra routine quotidiana. La corsia veloce è aperta, e non resta che godersi il viaggio.