
L’Aja, i perdenti radicali contro ‘La ragazza con l’orecchino di perla’

27 Ottobre 2022
I perdenti radicali provano a imbrattare anche il celebre La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer.
Un nuovo raid in un museo dell’Aja, la capitale dell’Olanda. Just Stop Oil colpisce ancora. Monna Lisa, Van Gogh, Monet, l’elenco si allunga.
All’Aja uno dei miliziani ambientalisti si è avvicinato al quadro tentando di incollarsi con la testa all’opera d’arte.
Tre persone sono state arrestate e il quadro non sarebbe stato danneggiato.
La sottovalutazione dei media
È impressionante la sottovalutazione di accademici e reporter verso questi atti che continuano a ripetersi contro il patrimonio culturale dell’umanità .
Anzi, la polemica è se definirli o meno “ecoterroristi”. Non gli attacchi alle opere d’arte.
Si tende a legittimare questi giovani perché i governi occidentali non stanno realmente contrastando il global warming.
Quindi, sarebbe colpa dei governi se l’ambientalismo militante si radicalizza.
È la solita, inaccettabile deriva sociologica per cui le responsabilità di gesti criminali vengono rovesciate su altri.
Siano la politica, la società cattiva, i capitalisti. Deresponsabilizzando i colpevoli.
La tolleranza della accademia e dei media deriva spesso dal fatto che docenti e giornalisti hanno militato a loro volta in movimenti ecofriendly.
I “compagni che sbagliano” come si diceva una volta vengono rappresentati come delle vittime.
Ritratto di un perdente radicale
Il vittimismo è tipico del fondamentalismo di stampo totalitario.
Convinti della propria superiorità , i perdenti radicali pretendono che la loro causa venga rispettata infischiandosene di tutto il resto.
I giovani a l’Aja sono autolesionisti, non conoscono il significato della parola compromesso. Quanto più è allucinante il loro gesto, tanto più lo perseguono.
Solo loro, una stretta cerchia di eletti, possono capire e salvare il mondo.
Ma un mondo senza la bellezza dell’arte è un mondo morto.
Nel cupio dissolvi dei miliziani ambientalisti quello che si respira è l’odore marcio del suicidio culturale di una civiltà .
Come scrive Hans Magnus Enzensberger sono dei perdenti radicali.
Dicono di voler difendere la natura ma estromettono l’arte, l’umano, la bellezza, e dunque la vita, dalla natura stessa.
La deriva nichilista della società occidentale continua.