L’allarme di Fitch, crescita e debito nel mirino delle agenzie di rating

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L’allarme di Fitch, crescita e debito nel mirino delle agenzie di rating

L’allarme di Fitch, crescita e debito nel mirino delle agenzie di rating

12 Ottobre 2023

L’agenzia di rating Fitch non va giù per il sottile e parla di un «significativo allentamento della politica di bilancio» dell’Italia, rispetto alla gestione del governo precedente. È un campanello di allarme importante rispetto agli attesi giudizi delle agenzie di rating sulla tenuta del debito pubblico italiano, che arriveranno entro la prima decade di novembre. Lo spettro di un downgrade si agita sul nostro Paese e se il debito pubblico dovesse diventare un problema ancora più serio di quello che già rappresenta, gli effetti dal punto di vista finanziario, politico e sociale potrebbero rivelarsi molto gravi.

Il punto di svolta potrebbe arrivare con la classificazione fornita da Moody’s che per adesso è l’unica delle agenzie di rating ad aver ‘congelato’ il giudizio sull’Italia, quel Baaa3 con outlook negativo che non è stato aggiornato lo scorso maggio. Il problema resta sempre quello che conosciamo: abbiamo un debito pubblico tra i più pesanti della intera Unione Europea ma le prospettive di crescita, quel Pil che può sostenere l’indebitamento e le politiche fatte a deficit, nei prossimi tre anni non sono rosee. Più che un deciso salto in avanti della nostra economia, accompagnato da un percorso riformatore a livello sistemico, costituzionale, e dal punto di vista fiscale, si rischia di finire in una prolungata stagnazione, complicata dall’acuirsi delle crisi geopolitiche a livello internazionale e dalla scelta della BCE di continuare a incrementare i tassi di interesse per tenere a bada la inflazione.

Il ministro Giorgetti, che fino adesso ha il merito di aver saputo percorrere la via stretta dell’equilibrio di bilancio, con estrema prudenza, ha dichiarato che le agenzie di rating “ci capiranno”. All’inizio di ottobre Giorgetti aveva già incontrato i rappresentanti delle agenzie che sorvegliato il nostro debito pubblico. Le rassicurazioni hanno una loro importanza, considerando che l’Italia non è la Grecia sul precipizio della crisi finanziaria. Ma è il momento, per il governo Meloni, di tracciare quelle linee guida sui fondamentali della nostra economia che permettano di comunicare all’esterno del nostro Paese che l’Italia è pronta a liberare le sue energie migliori, sul mercato, delle aziende, del lavoro, mettendo da parte le promesse elettorali e concentrandosi sulla crescita e la riduzione del debito.