L’Azerbaigian è il primo paese sciita ad aprire un’ambasciata in Israele

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L’Azerbaigian è il primo paese sciita ad aprire un’ambasciata in Israele

L’Azerbaigian è il primo paese sciita ad aprire un’ambasciata in Israele

19 Novembre 2022

L’Azerbaigian ha annunciato l’apertura di un’ambasciata in Israele. Perché è un momento storico? È il primo paese a maggioranza musulmana sciita a prendere questa decisione. La sede sarà Tel Aviv, dove gli azeri hanno già un ufficio del turismo e un ufficio di rappresentanza commerciale. Discorso diverso invece per quanto riguarda la reciprocità. A Baku, infatti, l’ambasciata israeliana c’è dal 1993.

Le parole del primo ministro, Yair Lapid

“Accolgo con favore la storica decisione dell’Azerbaigian di aprire un’ambasciata in Israele”, ha dichiarato il primo ministro Yair Lapid. L’Azerbaigian è “un importante partner di Israele e sede di una delle più grandi comunità ebraiche del mondo musulmano, La decisione di aprire un’ambasciata riflette la profondità delle relazioni tra i Paesi. Questa mossa è il frutto degli sforzi del governo israeliano per costruire forti ponti diplomatici con il mondo musulmano”, ha aggiunto Lapid prima di ringraziare il presidente Ilham Aliyev per la sua leadership.

Il rapporto con l’Iran e la cooperazione nella difesa tra Azerbaigian e Israele

Le relazioni tra Israele e Azerbaijan, in effetti, sono sempre più strette e non è un caso che ciò avvenga in corrispondenza di un progressivo raffreddamento dei rapporti degli azeri con l’Iran. Al di là della morte di Aylar Haghi durante le proteste che stanno infiammando Teheran, è la politica di difesa a disegnare una nuova geografia della regione. Gerusalemme avrebbe rifornito Baku dei droni utilizzati nella guerra contro l’Armenia, secondo quanto riporta Jerusalem Post.  Inoltre, lo Stockholm International Peace Research Institute ha rilevato che il 69% delle importazioni di armi dell’Azerbaigian nel quadriennio 2016-2020 proveniva da Israele. Parliamo del 17% delle esportazioni di armi di Israele in tale periodo, una quota non proprio trascurabile.

La collaborazione trai due Paesi, secondo l’Iran, si è spinta molto oltre al commercio di armi. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian, infatti, ha accusato Israele di aver “stabilito la sua presenza in diverse regioni dell’Azerbaigian”. Dopodiché, aveva organizzato un’imponente esercitazione militare al confine scatenando la reazione del presidente Aliyev. In modo meno roboante si era fatto fotografare coi droni kamikaze israeliani Harop, prodotti proprio in Azerbaijan. Una provocazione, certo, ma pur sempre la testimonianza dei cambiamenti nelle relazioni internazionali in Medio Oriente.