L’economia Usa in buona salute fa impallidire la vecchia Europa

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L’economia Usa in buona salute fa impallidire la vecchia Europa

L’economia Usa in buona salute fa impallidire la vecchia Europa

05 Giugno 2022

Ieri la disoccupazione a stelle e strisce ha segnato il dato migliore dal periodo pre-pandemico: 3.6%. Il dato è importantissimo: semplifica enormemente la politica della Fed che, con un’economia reale così forte, può imbracciare con decisione la lotta all’inflazione. Può alzare i tassi senza timori recessivi. Il percorso rialzista della Fed renderà il dollaro ancor più forte garantendo un risparmio aggregato sull’import. L’effetto sarà rilevante sulla bilancia commerciale degli Stati Uniti.

In Europa intanto – mentre si combatte contro Putin e si cerca di trovare una formula possibile di transizione energetica– la crescita si è inceppata, l’inflazione galoppa e il mercato del lavoro è fermo. In questo scenario la BCE ha un compito ben più arduo della controparte americana. Non può prendere di petto l’inflazione perché rischierebbe di creare una recessione, ma non può nemmeno ignorarla. Procede con timidezza, per tentativi, tastando il polso ai mercati, creando inevitabilmente ulteriore incertezza.

Ma perché l’economia USA è così vitale rispetto a quella Europea? Innanzitutto, gli Stati Uniti hanno costruito negli anni una quasi totale indipendenza energetica. Garantiscono così stabilità alle forniture e libertà dai vari regimi autocratici tutt’altro che affidabili da cui dipende l’Europa.

La maggiore produttività nell’economia USA

Inoltre, l’economia americana – al di là del dato sorprendentemente negativo del primo trimestre del 2022 – ha sempre fatto segnare incrementi di produttività maggiori delle principali economie europee. Questa capacità competitiva è il risultato di due elementi strutturali, che fanno da contraltare alle principali debolezze europee. Innanzitutto, l’efficienza del mercato statunitense è conclamata, in termini di certezza del diritto, burocrazia e fiscalità pro-impresa. Inoltre, l’impetuoso sviluppo dei settori hi-tech e dei servizi ad alto valore aggiunto è notevole.

Infine, la grande flessibilità del mercato del lavoro che rende l’America in grado di reinventarsi con una rapidità e un pragmatismo sconosciuti in Europa. Su questi elementi si basa la supremazia degli USA in economia; la vecchia Europa, lenta, iper-burocratica e talvolta idealista, ha molto lavoro da fare per recuperare terreno sulla strada della competitività.