Libero e Virgilio ci ricordano che Internet non è fatto solo di social
26 Gennaio 2023
Il lungo disservizio che da domenica scorsa ha colpito Liberomail, il sistema di posta elettronica di Libero e Virgilio, ci ricorda che il mondo è fatto ancora di email. Non solo di social. Il malfunzionamento del sistema, spiega italiaonline, la società che controlla i due servizi, è stato causato da un bug nel sistema operativo di uno dei nuovi fornitori dei servizi di storage.
Libero e Virgilio down
Da qualche giorno, gli utenti, e clienti, dei due servizi sono cascati in una specie di tunnel della disperazione internettiana. Parliamo di circa 9 milioni di italiani, che non sono proprio quattro gatti. La movmentazione di email del servizio raggiunge quota 27 milioni di utenti unici al mese, per intenderci. Italiaonline ha anche smentito la tesi di un attacco hacker. Ancora un po’ di pazienza perciò e, assicurano da Italiaonline, tutto tornerà a posto.
Per i più arrabbiati, si sono già mobilitate le associazioni dei consumatori, pronte a chiedere un “ristoro” per i disagi economici subiti dagli utenti, che rischiano di perdere il loro archivio di posta elettronica. La Lega ha proposto una class action. Si è mosso anche il governo, con il sottosegretario alla innovazione tecnologica, per avere contezza di cosa sta accadendo, visto che in ballo ci sono i dati di tanti italiani.
C’era una volta la email
Ma la verità è che di colpo ci siamo ricordati della cara, vecchia email. E di Libero e Virgilio che in Italia, storicamente, sono stati i primi provider, tanto che c’è ancora gente sul web che usa questi indirizzi aperti magari 15, venti anni fa. Abituati come siamo a postare foto su Instagram e a guardare video su YouTube o TikTok, ci eravamo dimenticati dei messaggi di posta elettronica. Quella che usiamo, in molti casi, per lavorare più che per cazzeggiare.
Del resto tutti hanno una email, solo una parte dei naviganti sa cosa vuol dire ritwittare o fare un reel. E adesso cosa succederà a Liberomail e Italiaonline, quest’ultima, recentemente, acquisita dagli egiziani di Orascom?
Gli italiani resteranno fedeli a Libero e Virgilio o imboccheranno definitivamente la strada del colosso di questo settore, Google, con la sua gmail?