L’Italia in Europa nei primi cento giorni di governo Meloni
30 Gennaio 2023
Forse accise e rave accendono i cuori più della parola Europa, ma nei primi cento giorni di governo Meloni l’Italia ha ottenuto due risultati importanti a Bruxelles. Abbiamo fatto capire ai nostri partner europei e americani che questo non è il governo Byoblu. Né il governo della spesa fatta solo a deficit e di natura puramente assistenziale. Dall’Ucraina ai conti pubblici, insomma, l’Italia è governata da una destra moderna, occidentale. Nei primi cento giorni di governo Meloni non c’è stata la paventata esplosione dello spread, i mercati non sono sconvolti, la Borsa e la Bce fanno il proprio lavoro. Erano tre questioni, l’Ucraina, l’Europa e i conti pubblici, su cui, secondo i benpensanti, si sarebbero andati a schiantare i “deplorables”. Abbiamo visto un altro film. Siamo al fianco degli Usa e dei nostri Alleati nella NATO per difendere la libertà della Ucraina. E delle donne in Iran. L’Europa discute sul patto di stabilità, Mes, Pnrr, energia. Anche e con forza di immigrazione, com’è avvenuto con la Francia. La questione se mai è un’altra. Meloni, con il consenso che ha raggiunto, rappresenta sempre di più una alternativa in chiave popolare e neoconservatrice alla sinistra che si lascia dietro una Europa debole. Poco competitiva nella sfida globale con Usa e Cina. Per non dire delle macerie del Qatargate.