M.O. Netanyahu vola al Cairo per incontrare Mubarak

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

M.O. Netanyahu vola al Cairo per incontrare Mubarak

13 Settembre 2009

Il Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è atteso al Cairo nelle prossime ore per incontrare il Presidente egiziano, Hosny Mubarak, e discutere con lui del problematico rilancio dei negoziati di pace israelo palestinesi.

Poco prima di partire, il premier ha confermato che "alcuni progressi sono stati compiuti nei contatti diplomatici in vista della ripresa di negoziati fra israeliani e palestinesi". Si tratta del secondo incontro fra loro da quando Netanyahu, alcuni mesi fa, ha varato il suo governo. Netanyahu ha detto ai suoi ministri che da parte israeliana "non ci sono impedimenti" per la ripresa di negoziati di pace con i palestinesi.

Nei contatti fra Israele e Usa – ha aggiunto il premier (che domani incontrerà George Mitchell, l’emissario del presidente Barack Obama) – "stiamo riducendo le divergenze. Su alcuni punti ci sono progressi, su altri è necessario altro lavoro". Da parte sua il quotidiano Haaretz riferisce con grande evidenza che sono già state gettate la basi per la ripresa, ad ottobre, di negoziati di pace israelo-palestinesi, nell’intento di proclamare entro due anni uno Stato palestinese indipendente.

Nel frattempo, l’inviato americano per il Medio Oriente, George Mitchell, è arrivato Gerusalemme per colloqui con il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, e con il Presidente Simon Peres che questa mattina è stato dimesso dall’ospedale di Tel Aviv dove era stato ricoverato ieri sera dopo essere svenuto "solo per alcuni secondi" in un’occazione pubblica.

Gli esami clinici non hanno evidenziato alcuna patologia per Peres, che ha 86 anni ed è solo troppo affaticato. Come ha precisato la sua portavoce, il Presidente riprenderà a lavorare, quindi oggi inconterà Mitchell. Un caloroso messaggio di congratulazioni per il pronto recupero è stato oggi inviato a Peres anche dal premier Netanyahu durante la seduta del Consiglio dei ministri: "Non c’è forza che possa fermarlo", ha esclamato Netanyahu, con ammirazione. Secondo la stampa, Peres mantiene ritmi di lavoro che i suoi collaboratori, molto più giovani, considerano "massacranti". Di norma la sua giornata inizia alle cinque di mattina e si conclude solo verso la mezzanotte.